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Domenica hanno varcato lo Stretto in 551. Un terzo dei passeggeri del 15 marzo

Sono in calo i rientri in Sicilia dal Continente e in una settimana i numeri si sono quasi dimezzati. Secondo i dati sui collegamenti marittimi, ferroviari e aerei, recuperati dall’Agenzia Ansa, domenica sono arrivate nell’isola circa 1.200 persone: 551 dai traghetti giornalieri della Caronte & Tourist (239 le auto sbarcate) partiti da Villa San Giovanni, circa 200 da Reggio Calabria con gli aliscafi garantiti dalla Blu Jet, 121 col treno intercity che ogni giorno collega Roma con l’isola e 398 con i voli da Roma per Palermo e Catania.

Otto giorni fa, gli arrivi sono stati 2mila. I numeri indicano una riduzione progressiva dei rientri dal 15 marzo con i traghetti della Caronte & Tourist: 1.384, 1.372 (16 marzo), 1.260 (17 marzo), 902 (18 marzo), 923 (19 marzo), 729 (20 marzo), 739 (21 marzo) e 551 di domenica.

Rada San Francesco
Una veduta dall’alto della Rada San Francesco

Gli aliscafi della Blu Jet possono trasportare al massimo 130 passeggeri (la capienza è di 260 posti), ma secondo i sindacati la media a corsa è di 50 persone, tutti pendolari. Nessuna impennata neppure per i passeggeri dell’intercity Roma-Palermo: il 15 marzo sono giunte nell’isola 81 persone, ieri 121 con un picco di 143 persone il 19 marzo; in media 30 persone al giorno rinunciano a partire chiedendo il rimborso del biglietto. Per quanto riguarda i voli, a Palermo domenica sono sbarcate 218 persone (due i voli da Roma), una settimana fa sono state 169. A Catania invece sono arrivate 180 persone, pressoché lo stesso numero di sette giorni fa.

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