Nemmeno il diretto interessato, Gianmarco Distefano, riesce ad attribuire con certezza la paternità del gol del 2-1 contro la Paganese, arrivato al 93′. Gol dell’ex del Paternò al primo tentativo o più probabilmente di Busatto al secondo dopo l’uscita a vuoto di Baiocco? “Penso di aver segnato io, però l’importante è aver portato i tre punti a casa che mancavano da tanto tempo e ci fanno trascorrere le vacanze col sorriso dopo mesi di estrema sofferenza” ha detto nella conferenza stampa post-gara.
“Nasco come prima o seconda punta o esterno – ha spiegato Distefano, entrato nel corso della ripresa – ma in questa stagione mi sono adattato in ruoli mai fatti prima, come il quinto di sinistra, cercando di imparare dai compagni di reparto più esperti come Sarzi Puttini, Morelli o Fazzi, impegnandomi sempre e senza creare problemi. Abbiamo trovato serenità, dopo quattro sconfitte di fila e certi risultati normale fossimo giù di morale. In queste due partite in casa, dove abbiamo raccolto quattro punti, è normale che non volessimo fare brutte figure. Ci siamo riuniti e ci siamo detti di liberare la mente dai pensieri negativi, per cercare di fare qualcosa in più per noi, la città e tifosi. L’obiettivo principale del Messina è quello di salvarsi e questa squadra può riuscirci ambendo anche ad altro. Tutti insieme bisogna andare avanti pensando partita dopo partita”.
Cosa è cambiato realmente in queste due gare con Raciti rispetto alla precedente gestione? “Anche con Capuano il nostro obiettivo non era certo perdere. Ci sono capitate partite difficili, vedi contro Catanzaro e Avellino, in più mancavano tanti elementi, dunque abbiamo vissuto una situazione che non ci aspettavamo e molti di noi hanno giocato in ruoli non abituali. Grazie a questi due risultati si è acquisita adesso più serenità. Alle rete di Cretella, dopo aver ricevuto un pugno, ci siamo rialzati e siamo andati subito a colpire. Siamo stati fortunati, ma ci abbiamo creduto. La fortuna, si sa, aiuta gli audaci”.