Il monito di Arturo Di Napoli è chiaro: guai a sottovalutare l’impegno con la Lupa. Alla vigilia del match contro i laziali il tecnico giallorosso ha avvertito i suoi sulle difficoltà del match di sabato. Raggiunto il secondo posto in classifica va cavalcata l’onda. “E’ una gara che può presentare tante insidie e non si deve correre il rischio di pensare che possa essere tutto facile. Non sarà così, ma i ragazzi lo sanno benissimo ed abbiamo preparato la gara in settimana nel migliore dei modi. Devo sciogliere solo alcuni dubbi per quanto riguarda gli acciaccati. Siamo arrivati dove siamo a livello di classifica perché abbiamo sempre avuto grande rispetto per l’avversario, ma siamo scesi in campo con coraggio. Un’identità che non dobbiamo perdere, perchè abbiamo basato il gruppo su questa mentalità, mantenendo lo stesso atteggiamento in casa e fuori. Il campo è il giudice supremo, ma punteremo al massimo anche sabato sera”.
Di fronte ci sarà una squadra che detiene il poco invidiabile primato di difesa più perforata del campionato. “La Lupa ha meno punti di quelli che avrebbe effettivamente meritato, dunque dobbiamo stare con gli occhi aperti. I tifosi, ne sono certo, alla fine saranno contenti della prestazione, al di là del risultato che maturerà. Difficilmente i laziali verranno qui a chiudersi, non è nel loro dna. Hanno vinto il campionato, sono una neopromossa, ed hanno una valida organizzazione di gioco. Noi, però, giocheremo in casa, in quello che deve essere il nostro fortino”.
I dubbi di formazione sono tanti, specie per le condizioni fisiche precarie di alcuni protagonisti. Re Artù non fa pretattica: “Tavares è da considerarsi fuori al 100% e spero di recuperarlo nelle prossime gare. Gustavo è invece da valutare come Giorgione. Chi è stato impiegato ha sempre dimostrato di essere all’altezza e sotto questo aspetto ho l’imbarazzo della scelta, ma davanti abbiamo davvero gli uomini contati. Non voglio comunque che si cambi modo di pensare e di combattere. Abbiamo dei codici ben precisi e dobbiamo continuare su quella scia, andando avanti nella direzione presa”.
La gara in notturna rappresenta una bella occasione per veder aumentare le presenze di pubblico al San Filippo. Sarebbe il giusto premio per una squadra capace di stupire. L’appello alla tifoseria da parte di mister Di Napoli è chiaro: “Abbiamo lottato sin dall’inizio per far sì che nell’ambiente tornasse l’entusiasmo. Non so dove potrermo arrivare, ma i ragazzi lotteranno su ogni palla per l’amore che nutrono verso questa maglia. La società in primis e i tifosi devono essere orgogliosi, ma è giunto il momento di lottare tutti assieme, anche la città deve unirsi. Bisogna scendere in piazza per difendere quello che Messina rappresenta anche per chi è in giro per l’Italia. Faccio l’allenatore e lo chiedo a livello personale, non mi interessano gli incassi. Noi venderemo sempre cara la pelle”.
“Messina è casa mia – ha proseguito il tecnico giallorosso – qui ho fatto tanto e ricevuto quello che sui campi di calcio si vede difficilmente. Quelle sfide giocate in notturna fanno parte del passato, ero in altre vesti, però allo stesso tempo deve essere da spunto perché la città possa ancora innamorarsi del calcio, uno sport che riesce ad avvicinare tutti, dagli anziani ai più giovani. A Messina non ci manca niente, non dobbiamo invidiare nulla ad altri”.
L’ultima dedica è per Sullo, compagno di mille battaglie, attuale vice allenatore del Torino, che oggi compie 44 anni: “Sasà ha un equilibrio pazzesco, si comportava già da allenatore in campo. Una persona squisita e trasparente, cui faccio di vero cuore i migliori auguri di buon compleanno”.