Tradizionale conferenza stampa pre-partita per Arturo Di Napoli, alla vigilia dell’esordio casalingo al San Filippo nelle nuove vesti di allenatore: “Sì, è un debutto che mi emoziona. Vorrei però vedere la compattezza dell’intera città: mi piacerebbe che Messina si attacchi finalmente a questo carro. Sono teso, ma allo stesso tempo lucido: per me sedersi su questa panchina, in questo stadio, è un sogno che si realizza. Il San Filippo dovrà essere il nostro fortino”.
Inevitabile un riferimento alla crescita graduale della squadra, attesa dal erzo impegno in otto giorni: “Sono curioso di vedere se siamo sulla strada giusto. Dopo Benevento non c’è stato il tempo di esultare. Abbiamo problemi lì in mezzo: anche Biondo e Bramati dovranno stringere i denti. Tavares? La condizione non è ottimale ma ha grande entusiasmo. Ci aspettiamo molto da lui molto, ma non lo carichiamo di eccessive aspettative”.
Il Cosenza è un avversario di spessore, come i campani, e quindi per Re Artù le premesse devono essere le stesse: “I rossoblu sono una squadra interessante, che si conosce e che si è migliorata rispetto alla passata stagione. L’approccio dovrà essere uguale anche in casa. Dovremo essere più decisi, ma ci vuole tempo. Ci alleniamo insieme da poco più di due settimane. Al “Vigorito” comunque il mio Messina si è già visto, perché abbiamo dimostrato che venderemo cara la pelle ovunque. Il Benevento ha una grande rosa ma ci ha sottovalutato, potevamo fare qualcosa in più nelle ripartenze”.
Un riferimento anche alla retroguardia, unico reparto in cui il rientro di Burzigotti offre qualche alternativa in più, con tre uomini per due maglie, considerato che Martinelli e Palumbo sono partiti titolari nelle due precedenti sfide: “Tutti sono in corsa per un posto. Barilaro ad esempio si è fatto trovare subito pronto. Dobbiamo essere intelligenti anche nel saperci gestire, considerato il ritardo accumulato ed il tour de force imposto dal calendario. Questa settimana comunque faremo un’integrazione di preparazione”. Il tecnico non ha voluto infine sciogliere le riserve sull’impiego, magari già tra i titolari, di Gustavo e Baccolo, che saranno valutati definitivamente nel corso della rifinitura pomeridiana.