I rientri di Baccolo e Giorgione, out per squalifica contro l’Akragas, e i recuperi di altre pedine cardine confortano Arturo Di Napoli nella marcia di avvicinamento al match di lunedì sera a Caserta. Notizie liete cui fanno però da contraltare i forfait dell’infortunato Cocuzza e di Martinelli, appiedato dal Giudice sportivo. “Non ci siamo mai fasciati la testa – ha detto Re Artù in conferenza stampa – abbiamo recuperato Bramati, Gustavo e Tavares, ma ne abbiamo persi altri. A centrocampo e in attacco posso finalmente scegliere, sperando che Cocuzza rientri il prima possibile. Non capitava da tempo e sono molto fiducioso. In difesa schiererò gli uomini a disposizione con Parisi, Burzigotti e De Vito, impiegando a destra una delle due alternative (Frabotta o Barilaro, ndr). Non abbiamo tre centrali per adottare il 3-5-2, il nostro marchio di fabbrica resta giocare a quattro”.
Ritrovare la via del successo contro la capolista non sarà semplice, ma è proprio da una notte così che il Messina può trovare gli stimoli giusti per mettere i bastoni tra le ruote alla Casertana ed interrompere il digiuno. “La classifica parla chiaro, in un girone dove la fame e la cattiveria la fanno da padrone. Sono primi e con merito perché praticano un buon calcio. Hanno giocatori di categoria, ma troveranno lunedì un Messina che venderà cara la pelle. Sarà una partita bella da giocare contro la capolista e siamo consapevoli di dover affrontare una buona squadra. Non otteniamo la vittoria da cinque gare, ma nessuna ci ha mai messo veramente sotto. Andremo lì a giocarcela a viso aperto, cercando di portare a casa il massimo, senza avere nulla da perdere. I ragazzi sono carichi e sono più fiducioso oggi che alla vigilia di altre partite”.
Quello che fa arrabbiare un pò Di Napoli sono le difficoltà nel gestire la settimana di allenamenti e le condizioni del “Celeste”. Il messaggio è chiaro: “I ragazzi hanno fatto grandi cose, abbiamo lavorato di fronte a tante difficoltà e di questo dobbiamo andarne tutti felici. La città deve essere davvero orgogliosa. Non è stata tanto la condizione a fisica ad incidere, piuttosto abbiamo avuto vari infortuni anche per il terreno del “Celeste”. E’ incredibile che il Messina non abbia una struttura dove potersi allenare e non posso chiedere sempre uno sforzo alla società per affittare un altro campo. Oggi, ad esempio, avrei preferito una sessione pomeridiana, invece sono stato costretto a optare per quella mattutina. Tutti devono fare qualcosa perché la città si risollevi, almeno dal punto di vista sportivo, invece sembra che qualcuno si giri dall’altra parte e questo mi fa rabbia. E’ stato un successo portare 20.000 spettatori allo stadio per il derby con il Catania, qualcosa di fighissimo. Qualcuno aveva un pò storto il naso all’inizio, ma tutti insieme, con il ds e la proprietà e soprattutto la squadra, abbiamo risvegliato l’entusiasmo. E di ciò ne vado fiero, in quanto questa città mi ha dato tanto e concesso praticamente tutto”.