La terza amichevole estiva, giocata contro il Città di Messina e conclusa sul risultato di 1-1, ha evidenziato il ritardo di condizione dell’ACR Messina, appena riammesso in Lega Pro. Un concetto alla base dell’analisi del tecnico Arturo Di Napoli: “Non mi preoccupa l’amichevole di oggi, ma siamo in grande ritardo ed abbiamo la necessità di ingaggiare dei giocatori. Stiamo chiudendo degli accordi e pian piano arriveranno degli elementi di categoria. Abbiamo la necessità di prendere 10 under al fine di ottenere i massimi contributi della Lega. Il modulo? Stiamo lavorando sul 4-3-3, ma non dovrà essere per forze di cose un marchio. E’ la mentalità a fare la differenza ed il modo di lottare su ogni pallone. Anche col 4-5-1 si può essere offensivi”.
Al neo direttore sportivo Argurio, che conosce bene dai tempi del Football Club Messina, Re Artù da il suo personale benvenuto: “Christian ha fatto la giusta gavetta girando parecchio in questi anni. Ha conoscenze e competenze ed in più adora Messina, come me che sono però un messinese d’adozione. Tutti ci mettiamo la faccia e per questo non prenderemo più giocatori in prova, ma faremo acquisti mirati. Non dobbiamo arrivare al 20 settembre, magari all’ultimo giorno faremo il colpo, ma nell’arco di una settimana, come ho chiesto al direttore, dovrà esserci assolutamente la base, altrimenti diventerebbe un salto nel buio”.
Ad essere posticipata sarà soltanto la prima giornata e già il 13 il Messina scenderà in campo per sfidare l’Ischia. “Pur di andare in Lega Pro avrei giocato anche il 6 settembre, ma è ovvio che pagheremo nelle prime gare sia sotto l’aspetto organizzativo che a livello atletico, sperando che chi arriverà possa essere già in condizione discreta. Non voglio cercare scuse, ma siamo in grandissimo ritardo mentre altre squadre lavorano già da un mese e mezzo. Io non ho ancora l’organico e devo iniziare da zero per far capire il mio modo di fare calcio. I primi impegni? Il Benevento ha fatto uno squadrone come il Catania che con la categoria c’entra poco. Ischia e Monopoli sono del nostro livello, ma i campani saranno avvantaggiati avendo svolto il ritiro completo”.
L’appello che Di Napoli rivolge infine ai sostenitori del Messina è ben preciso: “I tifosi sanno che abbiamo bisogno di loro anche in termini di abbonamenti. Insieme dovremo far tornare il giusto entusiasmo. Faccio un appello a tutta la città, perchè chi ha la possibilità economica ed il Messina nel cuore deve dare un contributo. E’ impensabile per questa piazza avere soltanto 1.000 o 2.000 abbonati. Non voglio fare paragoni con il Parma, ma a Reggio Calabria, in D, ne hanno fatti già 2.200. La città deve scuotersi e non deve regnare più il pessimismo”.