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Di Napoli: “Deve riesplodere la passione. Inizieremo dagli under, poi i più esperti”

La prima uscita della nuova dirigenza coincide anche con la presentazione ufficiale di Arturo Di Napoli, che dopo avere indossato per cinque stagioni la maglia del Messina si accomoderà sulla panchina dell’ACR, alla ricerca di una consacrazione anche in panchina, che fin qui ha soltanto sfiorato: “Vedo qui tanti amici. Passano i presidenti, passano i giocatori ma i tifosi restano, tant’è che vedo le stesse facce. Tengo a sottolineare che io non sono un socio. Ho soltanto bussato porta a porta per radunare degli imprenditori. Concedetemi di dire che nessuno ha considerato il mazzo che ci siamo fatti. Io ho chiesto piccoli contributi ed adesso mi aspetto da voi l’aiuto più grande. Ad ogni modo non è questa la Messina che ho conosciuto. Questa città è una polveriera pronta a esplodere”.

La nuova dirigenza al gran completo
La nuova dirigenza al gran completo

“Re Artù” ha voluto rivolgere un pensiero alla proprietà uscente: “Ho detto sempre che mi sentivo una sorta di garante della città. Preciso che Pietro Lo Monaco, al di là del suo carattere, ha fatto di tutto per metterci nella condizione di acquistare la società. Lo ringrazio personalmente. Mi sento carico, ma ora ho bisogno di voi. Il Messina è dei messinesi”. Affermazione che ovviamente ha raccolto applausi scroscianti.

Dopo due mesi dedicati esclusivamente a bilanci, debiti e crediti si può finalmente spostare l’attenzione sul campo: “Io oggi esco di scena, non voglio più sentire parlare di trattative. Già da domani potrebbero arrivare in città i primi giocatori, mi devo occupare soltanto di quello. Sono il nuovo allenatore del Messina, serve un direttore sportivo per il mercato ed io lavorerò con lui”.

La sala stampa del San Filippo gremita dai tifosi
La sala stampa del San Filippo gremita dai tifosi

La rosa dovrà essere costruita praticamente da zero, anche con i prestiti di giovani di prospettiva: “Ora mi aspetta la parte più difficile. Allestiremo prima di tutto una base rappresentata dagli under. Abbiamo contatti con grandi squadre, come l’Inter. Dovrò rispettare il budget fissato dalla società. Il primo obiettivo è quello di abbattere i costi, c’è una situazione debitoria, che abbiamo ereditato, con la quale dovremo convivere purtroppo”.

Un riferimento anche agli over di esperienza che dovranno innalzare il tasso tecnico, anche se le sue parole sembrano allontanare un ritorno di bandiere come Giorgio Corona: “Se sarà Lega Pro avremo un mix di giocatori esperti e giovani. Per esperti intendo giocatori che abbiamo una militanza di quattro o cinque stagioni in Lega Pro, non necessariamente dei quarantenni. Prenderemo subito gli under ed aspetteremo per gli altri. Qualche giocatore aspetterà Messina in attesa della certezza della riammissione. Abbiamo già le idee chiare”.

L’inizio del ritiro sarà quasi immediato, anche perché c’è un ritardo consistente che non consente ulteriori temporeggiamenti: “Partiremo sicuramente la settimana prossima. Probabilmente sceglieremo come sede San Giovanni in Fiore, dove potremo fare affidamento su una palestra attrezzata ed un campo in ottime condizioni”.

Si ringrazia per la collaborazione la collega Giusy Arimatea.

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