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Di Napoli: “Cresciamo fisicamente ma siamo in ritardo. I tifosi impressionanti”

Al termine dell’amichevole del “Gepy Faranda” nessuna dichiarazione da parte del presidente Natale Stracuzzi, del suo vice Pietro Gugliotta e del socio Piero Oliveri. La proprietà preferisce infatti non rilasciare alcun commento prima della sentenza di secondo grado. Con i calciatori non ancora formalmente tesserati l’unico a parlare con i cronisti è quindi il tecnico Arturo Di Napoli, moderatamente soddisfatto per i progressi mostrati dal suo giovane ma acerbo gruppo

Le formazioni di Messina e Nuova Rinascita Patti insieme prima del via
Le formazioni di Messina e Nuova Rinascita Patti insieme prima del via

“In questo momento stiamo cercando di capire chi di questi under possa far parte del nostro gruppo e ci sono alcuni ragazzi interessanti, che possono rappresentare davvero il futuro di questa società. Privilegiamo l’aspetto fisico in questa fase, ho visto dei passi in avanti”. Appare già determinante l’apporto di senatori come Parisi e Giorgione: “Con Alessandro abbiamo passato una vita assieme. Mi entusiasma il modo in cui si allena, la voglia di sacrificarsi e mettersi in discussione ed al servizio della squadra. Carmine lo conosco molto bene, che dà tutto quello che ha e noi abbiamo bisogno di gente come lui”.

Con “Re Artù” abbiamo analizzato anche l’apporto di altri elementi che stanno provando a strappare un contratto: Scalzone si è aggregato da un paio di giorni e non è ancora in condizioni ottimali: volevo vederlo all’opera. Biondo ci può dare una grossa mano anche dal punto di vista fisico, Russo lo conosco e lo stiamo valutando. Cocuzza? Ha avuto un problema al ginocchio ma si sta riprendendo e presto rientrerà in gruppo”. 

Sciliberto e Giove celebrano la quinta ed ultima marcatura
Sciliberto e Giove celebrano la quinta ed ultima marcatura

È evidente che la mancanza di certezze sul fronte riammissione è il principale cruccio del rinnovato Messina: “Abbiamo soprattutto bisogno di capire dove andremo, in che categoria. Siamo evidentemente in ritardo. Non dobbiamo però farci prendere dall’ansia né sbagliare la scelta degli uomini”.

Di Napoli ha finalmente svelato anche le strategie legale alla scelta dei quattro juniores obbligatori in D, categoria nella quale bisogna forzatamente impiegare un ’95, due ’96 ed un ’97 nell’undici titolare: “Se dovessimo giocare tra i Dilettanti avremo un portiere e gli esterni under anche se Longo ha grandi numeri e quindi inserendo lui potrei proporre un giovane anche in avanti. In Lega Pro invece cambierebbero tante cose”.

Nel pomeriggio pattese spicca ancora una volta il supporto garantito dai club organizzati, il cui sostegno è stato incessante nell’arco dei novanta minuti e perfino dopo il fischio finale, quando la squadra è stata salutata con grande affetto: “I tifosi sono impressionanti e questa è una delle cause che mi ha portato ad impegnarmi per questa città. Adesso dobbiamo fare di più a livello di gioco e di squadra, loro meritano davvero palcoscenici diversi”.

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