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Di Maria scuote i suoi: “Stiamo sentendo il peso della responsabilità. Dobbiamo reagire”

Una mischia nell'area della Nuova Gioiese (foto Omar Menolascina)
Una mischia nell’area della Nuova Gioiese (foto Omar Menolascina)

Non ha usato giri di parole il tecnico del Città di Messina Gaetano Di Maria per commentare il delicato momento attraversato dalla sua squadra, capace di ottenere soltanto un punto nelle ultime quattro giornate e reduce da un doppio 1-4 casalingo, maturato contro Battipagliese e Gioiese: “Quella di domenica è una sconfitta preoccupante, perché in casa emergono paure e timori che non ci consentono di esprimerci come dovremmo. Ogni volta che subiamo una ripartenza ci sgonfiamo. La responsabilità di dover fare risultato comincia a pesare e qualche ragazzo non è ancora in grado di reggerle”.

Un contrasto tra Costa e Lombardo (foto Omar Menolascina)
Un contrasto tra Costa e Lombardo (foto Omar Menolascina)

Dura l’analisi delle azioni che hanno consentito ai calabresi di battere il giovane Mannino: “Abbiamo subito un paio di gol ridicoli, originati da nostri errori. Non siamo cattivi a sufficienza, non siamo decisi. L’insicurezza, l’ansia, la mancanza di tranquillità spiegano le prime reti. Sul 2-1 che poteva riaprire la contesa abbiamo incassato una terza marcatura con modalità inaccettabili, facendoci scavalcare troppo facilmente. Poi la partita non ha più avuto storia”.

Il calcio di rigore realizzato da Mirco Camarda per il momentaneo 1-2 (foto Omar Menolascina)
Il calcio di rigore realizzato da Mirco Camarda per il momentaneo 1-2 (foto Omar Menolascina)

A fare il resto una direzione arbitrale ampiamente insufficiente: sullo 0-0 è apparso prematuro il rosso rifilato a Munafò, mentre sono stati ignorati almeno due duri interventi a centrocampo su Portovenero: “L’arbitro non stato è coerente nelle sue decisioni. Non dobbiamo comunque cercare sempre alibi puerili. In casa stiamo sbagliando l’approccio e non abbiamo riproposto la personalità mostrata a Licata, non riuscendo a spingere sulla corsia sinistra. Occorrono cattiveria ed agonismo”.

La punizione di Antonio Crucitti, che ha fissato il punteggio sull'1-4 conclusivo (foto Omar Menolascina)
La punizione di Antonio Crucitti, che ha fissato il punteggio sull’1-4 conclusivo (foto Omar Menolascina)

Non è mancata l’autocritica dell’ex allenatore dell’Hinterreggio: “Dobbiamo lavorare tantissimo, ma non mi scoraggio. Quando ho accettato la panchina sapevo che avrei potuto affrontare momenti simili. Dobbiamo invertire la rotta, ritrovare la grinta giovanile. Anche i giocatori meno giovani devono reagire. Probabilmente è anche una mia mancanza, perchè non sono riuscito a stimolarli a sufficienza”.

Lucida anche l’analisi del centrocampista Mirco Camarda, autore dal dischetto della sua prima marcatura stagionale contro la Gioiese: “Sembrava che avessimo ritrovato entusiasmo accorciando le distanze, poi purtroppo abbiamo subito ancora gol. Da un po’ di tempo veniamo puniti ad ogni disattenzione, a mio avviso anche al di là dei nostri demeriti”.

Un fallo sull'attaccante messinese Vincenzo Manfrè (foto Omar Menolascina)
Un fallo sull’attaccante messinese Vincenzo Manfrè (foto Omar Menolascina)

Con l’esclusione del match con il Noto, al “Celeste” la squadra non è riuscita a replicare i successi ottenuti a Ragusa e con la Vibonese: “In casa probabilmente è più complicato esprimersi perché gli avversari si chiudono, lasciandoci meno spazi, e poi ripartono. Non siamo fortunati e l’età media ridotta non ci aiuta, perché i ragazzi si abbattono alle prime difficoltà. Va detto che giocare in dieci ci ha condizionato molto: l’arbitraggio non è stato all’altezza della categoria”.

Domenica la sfida al Due Torri, formazione con la quale Camarda ha disputato un ottimo torneo di Eccellenza, preludio al ripescaggio estivo: “Dobbiamo lavorare sul profilo psicologico. Il derby non è una partita semplice e dopo un doppio 1-4 casalingo sarà ancora più complicato”.

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