Dopo sei risultati utili consecutivi si interrompe la striscia positiva del Latina, travolto (4-1) dal Messina al “Franco Scoglio”. In riva allo Stretto la formazione nerazzurra era giunta da quarta in classifica e il tecnico Daniele Di Donato, in sala stampa, non ha potuto negare la sua totale insoddisfazione, sia per il passivo che soprattutto per la prestazione.
“Siamo partiti bene ma eravamo superficiali e presuntuosi – ha ammesso -. La partita nascondeva delle insidie, questo non è stato recepito. Non abbiamo mai dato la sensazione di potere far male e su nostri errori sono arrivati i gol del Messina. L’atteggiamento è stato sbagliato. Avevamo sei under in campo, forse si è notata la mancanza di malizia e nella gestione del pallone. Non deve essere una scusa, abbiamo fatto male e la batosta ci fa tornare con i piedi per terra”.
La rete nel finale di Carletti ha soltanto consentito di accorciare le distanze, sebbene in pieno recupero il Messina ha trovato anche la quarta rete di giornata. “Se andiamo sopra i limiti va bene, viceversa diventiamo vulnerabili. Ci siamo sentiti bravi, basta vedere le seconde palle, su cui eravamo molli e le prendevano sempre loro. Una squadra giovane deve andare a mille, non sappiamo gestire e dobbiamo restare concentrati. Invece abbiamo regalato campo e gol. Dopo venti minuti ci siamo abbassati troppo, siamo stati brutti da vedere. La sconfitta ci deve fare riflettere” ha poi aggiunto l’allenatore dei laziali.
