Il pareggio di Aversa non ha del tutto risolto i problemi del Messina, ma dall’1-1 e dalla reazione mostrata al “Bisceglia” contro una diretta rivale Orlando e compagni possono ripartire con maggiore fiducia. A sei gare dal termine della regular season evitare i playout sarebbe un miracolo sportivo da parte di una squadra chiamata comunque a chiudere con il miglior piazzamento possibile, anche nell’ottica di una posizione favorevole nella griglia degli spareggi-salvezza. I giallorossi restano però a secco di vittorie dal 25 gennaio, digiuno assolutamente da colmare nella gara di giovedì con il Martina.
Il tecnico Nello Di Costanzo ammette i segnali positivi: “Si respira un’aria diversa perché con l’Aversa sono stati fatti dei passi avanti sotto il profilo dell’intensità e poi per quanto riguarda la prestazione, perché abbiamo subito poco e creato occasioni da gol. Una volta in svantaggio abbiamo reagito subito, sebbene mancassero pochi minuti alla fine. Prima del gol di Nigro c’era stata anche la chance di Orlando. Una squadra con la s maiuscola deve avere queste prerogative, non arrendendosi di fronte alle avversità. Sarebbe stata una vera beffa perdere e questo spirito mi lascia ben sperare”.
Un successo contro il Martina è adesso l’obiettivo quasi imprescindibile. “E’ importante centrare una vittoria anche per valorizzare il pareggio di Aversa. In campo si andrà per conquistare i tre punti, cercando di avere degli equilibri ed evitando di andare allo sbaraglio. Sabato poteva sembrare una squadra un po’ abbottonata, ma si può anche essere compatti e giocare con un centrocampista in più, purché si riparta con un buon numero di giocatori che non lascino la punta isolata davanti. A seconda della partita cerco di capire cosa è più utile fare per difendere bene ed attaccare allo stesso modo”.
Sarà emergenza in difesa per Di Costanzo che dovrà fare a meno di Benvenga, Stefani e Enrico Pepe, tutti fermati per un turno dal Giudice sportivo. Un dazio da pagare anche a causa dell’eccessiva fiscalità dell’arbitraggio di Aversa. “Sul calcio di rigore l’ammonizione per Pepe ci può stare, ma rivedendo le immagini Mangiacasale ha perso l’equilibrio prima che entrasse in area. Gli altri cartellini gialli mi hanno fatto arrabbiare, un po’ con i miei anche con un arbitro troppo fiscale. Non riesco a capire le ammonizioni inflitte a Stefani e Benvenga, autori di falli non così gravi. Chi giocherà giovedì, comunque, si applicherà al massimo. Dovremo fare un po’ la conta e la linea difensiva in pratica la sceglierà il dottore Puglisi. Nigro al centro della retroguardia ? Qualcuno sarà adattato, ma non sarà un problema”.
Di fronte ci sarà un avversario che ha appena cambiato allenatore e sta vivendo un periodo tribolato nonostante l’ampio vantaggio sulla zona playout. “Il Martina ha dei buoni numeri e deve anche recuperare una partita. Non mi sembra così plausibile, inoltre, poter rinviare una gara quando c’è un turno infrasettimanale, ma ci stiamo abituando a queste cose. I pugliesi avranno il vantaggio di essere più riposati, mentre noi cercheremo di recuperare le energie nervose. Le loro problematiche interne ci interessano poco, avranno avuto i loro buoni motivi per cambiare tecnico. Peraltro Imbimbo è stato un mio giocatore, come Petrone dell’Ascoli, ai tempi in cui allenavo in Campania in Serie D nel mio primo anno in panchina. Era un buon mediano sinistro con un gran tiro”.
Quindi parole al miele per Corona, partito dalla panchina al “Bisceglia”: “Giorgio è una sorta di Totti e mette la sua esperienza al servizio della squadra sia giocando dall’inizio che a gara in corso. Anche essendo in panchina nell’incoraggiamento ai compagni era come se fosse in campo. E’ sempre un valore aggiunto, non storce mai il naso e rappresenta un esempio di professionalità per i più giovani. Ad Aversa è entrato bene in partita, ha dato subito una palla a Ciciretti e poi sfiorato la rete proprio allo scadere”.
L’attaccante aggiunto nelle ultime due partite è stato però il portiere Berardi, con due rigori consecutivamente sventati. “E’ come se avesse fatto gol contro Cosenza e Aversa. Alessandro è un portiere in grandissima forma che mette una pezza quando c’è un episodio sfavorevole. Bisogna sottolinearlo, in quanto spesso si evidenzia chi segna e non il portiere che compie un intervento decisivo. Anzi, speriamo anche nel ritorno di Iuliano”.
La salvezza diretta sembra oggi lontanissima. Di Costanzo è chiaro su cosa attende il Messina nel finale di stagione: “Ogni tanto guardiamo la classifica, ma dobbiamo pensare di partita in partita, non creando aspettative che ci farebbero disperdere troppe energie nervose. Alla fine tireremo le somme, consapevoli che tutto può succedere. Avremo sfide impegnative, dovendo affrontare ancora le due prime della classe, ma da ogni gara cercheremo di trarre al massimo”.