Alla vigilia della sentita sfida con la Reggina, il tecnico del Messina Nello Di Costanzo è tornato a parlare con la stampa: “Stavamo preparando la gara con il Savoia, poi qualcuno ha deciso che avremmo giocato a Reggio. Paradossalmente siamo favoriti dallo spostamento, che così avverrà nel migliore dei modi: ci evitiamo una trasferta più lunga e disagevole”.
Ma al di là dei chilometri da percorrere è evidente che il match con gli amaranto nasconde mille insidie: “È una partita che va oltre lo spareggio. È affascinante e di prestigio e tutti la vorrebbero giocare. Eravamo perplessi però per la situazione dei nostri tifosi. La società si è prodigata per risolvere la questione anche perché per noi sono un valore aggiunto. Avere una cornice con entrambe le tifoserie rende questa sfida migliore”.
Aumenta il coefficiente di difficoltà anche se i due precedenti stagionali hanno sorriso ai giallorossi: “Le altre contendenti non avevano il tasso tecnico della Reggina ma la incontriamo con serenità, senza pensarci troppo e consapevoli di essere cresciuti molto nelle ultime settimane. Sappiamo cosa fare a prescindere dall’avversario”.
Il quintultimo posto garantisce a Corona e compagni il vantaggio del doppio risultato a disposizione: “Siamo riusciti ad avere la migliore posizione nella griglia ed ora c’è la Reggina. Preoccupazione zero, siamo consapevoli dei nostri notevoli mezzi. La loro condizione psicologica è buona e saranno ben felici di affrontarci ma anche noi in termini di tenuta fisica e mentale siamo a livelli ottimali”.
Come tradizione, Di Costanzo non ha voluto fornire alcuna indicazione sul fronte del modulo. Resta quindi il dubbio tra il 4-4-2 che rappresenta una costante al San Filippo ed il 4-5-1 adottato con continuità in trasferta. Tra i pali ci sarà Berardi, preferito a Iuliano semplicemente per una questione di continuità e non di età media, considerato che questo limite regolamentare non deve più essere rispettato nei playout. Non a caso il tecnico ha voluto elogiare chi ha ottenuto un minutaggio ridotto ma ha sempre dato il massimo in allenamento ed ai fini della tenuta dello spogliatoio.
In difesa dovrebbe agire il quartetto visto con maggiore continuità nel corso della gestione del tecnico di Acerra: Altobello sulla destra, Stefani e Pepe centrali con Benvenga a sinistra, sulla corsia che per mesi aveva dato grattacapi a Grassadonia. A centrocampo, se si opterà per il modulo a quattro, spazio a Cane e Mancini sulle corsie, con Damonte e Nigro in mezzo. Corona ed Orlando, autori di 19 reti in coppia in campionato, dovrebbero comporre il tandem d’attacco.
Se invece verrà riproposta l’unica punta possibile staffetta tra i due, mentre Cane, Ciciretti ed Izzillo si contenderebbero le due maglie nel reparto nevralgico, al fianco di Damonte, Nigro e Mancini. A completare la panchina dovrebbero essere Donnarumma, Rullo, Silvestri e Bonanno, considerati gli acciacchi di Bortoli, De Paula e Marin, che vanno quindi verso l’esclusione dai diciotto in distinta.