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Messina

Di Costanzo: “Creiamo tanto ma facciamo fatica. Gli attaccanti si sbloccheranno”

Con la consueta onestà il tecnico del Messina Nello Di Costanzo ha analizzato la prova offerta al San Filippo contro il Martina: “Questa gara ci dice che la nostra squadra sa soffrire, ha generosità e spirito di sacrificio, che è un ingrediente fondamentale per chi si deve salvare. Abbiamo subito poco e questo ci rende felici. Abbiamo creato tanto, come già avevamo fatto sabato scorso ad Aversa. Si fa fatica comunque a creare gioco. Avremmo dovuto mettere dentro almeno un pallone, lo avremmo meritato soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa invece loro hanno mostrato un buon palleggio a metà campo ed si sono resi insidiosi sulla fascia destra con Arcidiacono. Noi invece siamo stati meno compatti”.

Izzillo
Non sono bastati i progressi di Izzillo, tra i più in palla (foto Paolo Furrer)

Le squalifiche di Stefani, Pepe e Benvenga non hanno aiutato i peloritani, che ad inizio ripresa hanno peraltro proposto subito una novità sulla corsia esterna: Silvestri si stava sacrificando, ma avevamo necessità di spingere di più e gli abbiamo preferito Cane. Nella ripresa avevamo in difesa quattro uomini diversi rispetto all’ultima uscita in Campania. Siamo vivi, anche se abbiamo compiuto un passo indietro rispetto ad Aversa, dove eravamo più brillanti”.

Il rammarico è legato all’imprecisione del reparto avanzato: “Peccato perché nel finale Orlando, De Paula, Spiridonovic e Damonte con una bella conclusione dal limite avrebbero potuto sbloccarla. Sono convinto che presto i nostri attaccanti torneranno a segnare. Luca è in forma, è dinamico in allenamento e sa costruirsi tante occasioni. La nota lieta è proprio questa: ci aiutiamo reciprocamente e creiamo tanto, non riuscendo però a segnare. Per cui sono tranquillo, bisogna essere pazienti: magari troverà lo spunto decisivo nelle partite che peseranno di più”.

Curva Sud
Un altro striscione esposto dal tifo organizzato giallorosso (foto Paolo Furrer)

Nonostante la scarsa fluidità sulle corsie, Di Costanzo è rincuorato dalle ultime due prove: Donnarumma aveva spinto nei primi 45’, ma alla distanza ha fatto fatica anche lui. Ad ogni modo sarei preoccupato se non si arrivasse a concludere, come ad esempio era avvenuto contro il Cosenza. Negli ultimi 180’ invece abbiamo ritrovato qualità e le opportunità sotto porta. Dimostriamo almeno che abbiamo le armi necessarie per salvarci. Dobbiamo mostrare questo spirito anche nelle prossime cinque partite”.

Le potenzialità di alcuni singoli sono state sacrificate nel 4-4-2 che rappresenta un marchio di fabbrica del tecnico campano: Mancini? È vero che potrebbe dare qualcosa di più sulla trequarti, anche perché è cresciuto peraltro alla distanza, anche fisicamente. Più che l’estro dei singoli però conta la quadratura complessiva, soprattutto in fase di non possesso palla. Un discorso simile vale ovviamente anche per Ciciretti, che ha anche lui qualità da vendere ma deve metterla al servizio della squadra”.

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