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Derby amaro: il Messina cede 3-1. Catania in giornata Di Grazia

Match intenso al “Massimino”, con grande protagonista il classe ’96, autore di una tripletta. Non basta ai giallorossi il centro di Pozzebon, alla fine del primo tempo. Per l’attaccante anche una traversa. Una sconfitta che rischia di incidere su morale e classifica. 

Il pre-partita. Catania e Messina si sfidano al “Massimino” in un derby che sa per entrambe di crocevia stagionale. Marra lascia a casa Milinkovic, ma ritrova Palumbo, rilanciato nell’undici di partenza. Tra i titolari anche Lazar, Capua e Ferri, quattro le novità rispetto alla gara persa con la Paganese. Panchina per Rea, reduce dal lungo infortunio. Nel Catania di Rigoli ci sono gli ex Bucolo e Barisic. In avanti il recuperato Calil. Out, invece, Fornito. Sugli spalti lo spettacolo offerto dalle due tifoserie. Circa diecimila le presenze per una gara d’altri tempi, con 300 sostenitori messinesi.

Pozzebon come sempre protagonista (foto Ciccio Saya)
Pozzebon come sempre protagonista (foto Ciccio Saya)

La cronaca. Grande intensità sin dall’avvio, il derby entra subito nel vivo. Al 2’ cross in mezzo di Di Grazia per Calil che calcia a botta sicura: miracolosa la risposta di Berardi. Tre minuti dopo punizione per gli etnei, svetta a centro area Parisi che spedisce oltre la traversa. Al 13’ il vantaggio del Catania: Djordjevic accelera sulla sinistra e innesca Calil che scarica per l’accorrente Di Grazia, Berardi non può nulla sulla sua fulminea conclusione. E’ l’1-0 che premia la pressione dei rossoazzurri. Al 18’ il Messina rischia ancora di capitolare. Clamoroso il buco centrale lasciato in occasione del lancio di Di Grazia per Barisic, ma lo sloveno divora tutto sbagliando la misura del pallonetto sull’uscita di Berardi. A dare la scossa ci pensa il solito Pozzebon, sfortunatissimo al 19’ quando fa esplodere il suo destro al volo trovando l’opposizione della traversa. La reazione dei giallorossi c’è. Altra chance al 29’ sul corner di Musacci, con Palumbo che salta tutto solo di testa ma non riesce ad inquadrare il bersaglio. Il Messina non sfrutta l’inerzia del match e viene castigato al 40’ ancora da Di Grazia che semina il panico nella difesa giallorossa, salta avversari come birilli e praticamente da terra riesce ad indirizzare verso l’angolino alla sinistra di Berardi. Doppietta del giocatore rossoazzurro, il “Massimino” è in festa. Il Messina sembra al tappeto, anche perché solo l’offside nega al Catania il terzo gol sul tuffo di testa di Calil. Al 1’ dei due minuti di recupero la riapre però Pozzebon – e chi se non lui – che evita Bergamelli al limite dell’area e poi spara a rete, imprendibilmente per Pisseri. Si va al riposo con il Catania avanti 2-1 ed il Messina che comunque riprende fiato.

Palumbo
Non è bastato il rientro di Palumbo in difesa (foto Ciccio Saya)

Ripresa che inizia sulla falsariga del finale di primo tempo. All’8’ Pozzebon serve in area Ferri: murato il tentativo del giocatore scuola Roma. Madonia per Capua è il primo cambio della partita operato da Marra. Rigoli risponde con l’inserimento di Russotto per Barisic. Il Catania prova a controllare abbassando i ritmi, il Messina cerca di produrre il massimo sforzo, sfruttando il tridente offensivo. Il neo entrato Madonia pesca Pozzebon, conclusione al volo di poco sopra la traversa. Al 21’ improvvisa accelerazione sulla sinistra di Russotto, diagonale secco e Berardi provvidenziale nel deviare la sfera sul palo. Pozzebon su punizione al 26’, Pisseri si allunga e manda in angolo. Brividi al 29’ sull’azione insistita del Catania: palla che danza pericolosamente in area e Berardi salva tutto sul colpo di testa sottomisura di Calil, poi è fuorigioco quando lo stesso brasiliano ribadisce in rete. Fuori Musacci dentro Gaetano. Al 36′ Di Grazia ruba palla, scatta sul filo del fuorigioco e riesce a battere Berardi, nonostante il tentativo di parata del numero 1 giallorosso. Il 3-1 degli etnei azzera le speranze di rimonta del Messina. Tripletta per il classe ’96 che corre ad esultare sotto la curva dei propri sostenitori. Per il grande protagonista del match c’è poi la standing ovation del pubblico al momento della sostituzione. Il Catania può festeggiare il successo nel derby, seconda vittoria del torneo. Per il Messina, che ha comunque cercato in tutti i modi di tornare in partita con grande carattere, è una brutta battuta d’arresto. I limiti sono evidenti, la classifica adesso piange e la panchina di Marra non è più così salda.

Pino Rigoli
Il tecnico del Catania Pino Rigoli (foto Ciccio Saya)

Il tabellino. CATANIA-MESSINA 3-1
Catania (4-3-3): Pisseri; Parisi, Bergamelli, Gil, Djordjevic; Di Cecco, Bucolo, Biagianti (37′ st Silva); Di Grazia (43′ st Scoppa), Calil, Barisic (12’ st Russotto). A disp. Matosevic, De Rossi, Mbaye, De Santis, Nava, Piermarteri, Piscitella, Anastasi, Paolucci. All. Pino Rigoli
Messina (4-3-1-2): Berardi; Mileto, Bruno, Palumbo, De Vito; Lazar, Musacci (31′ st Gaetano), Capua (10’ st Madonia); Mancini; Ferri, Pozzebon. A disp. Russo, Maccarrone, Rea, Marseglia, Akrapovic, Bramati, Rafati, Ricozzi, Crudo. All. Salvatore Marra
Arbitro: Antonello Balice di Termoli. Assistenti: Matteo Benedettino di Bologna e Giuseppe Scarica di Castellammare di Stabia
Marcatori: 13′ pt Di Grazia (C), 41’ pt Di Grazia (C), 46’ pt Pozzebon (M), 36′ st Di Grazia (C)
Ammoniti: 33’ pt Musacci (M), 35’ pt Djordjevic (C), 24’ st Di Cecco (C), 31’ st Bruno (M), 41′ st Palumbo (M)
Note: 9.496 spettatori (4669 abbonati e 4827 paganti, con 300 tifosi messinesi). Incasso di 45.500 euro.

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