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Messina

Depositato il bilancio, Di Napoli ci riprova. Le carte dell’inchiesta a Messina

Potrebbe finalmente sbloccarsi l’empasse societario in casa ACR. Dopo avere annunciato l’avvenuta iscrizione del club alla prossima serie D, il patron Pietro Lo Monaco non ha ancora interrotto il suo lungo silenzio. Dal play-out perso, e male, contro la Reggina è già trascorso un mese e mezzo e se si esclude la scoppiettante conferenza stampa dello scorso 9 giugno, non vi sono state altre uscite pubbliche dei vertici del club. Nessuna risposta da parte dei diretti interessati neppure ai telefoni, che continuano a squillare invano.

Pietro Lo Monaco
Pietro Lo Monaco nella sala stampa dello stadio San Filippo

L’attuale proprietà attende il prossimo Consiglio Federale, che presto si esprimerà sulle numerose società in difficoltà ed a rischio esclusione dalla Lega Pro. Si confida sempre nella strada della riammissione in terza serie, che pure non si concretizzerebbe a breve e che è vincolata ad una felice conclusione delle indagini che interessano anche il Messina per la presunta combine del match con l’Ischia.

La Procura di Catania continua a tenere accesi i riflettori sulla posizione del club di Antonino Pulvirenti mentre nel caso dell’ACR prende corpo l’ipotesi di uno stralcio, che porterebbe alla trasmissione in riva allo Stretto delle carte relative all’inchiesta sulle posizioni di Lo Monaco, dell’amministratore delegato Alessandro Failla e del direttore sportivo Fabrizio Ferrigno. Ad assistere i tre dirigenti è l’avvocato catanese Franco Passanisi, che continua a dispensare ottimismo sull’evolversi della vicenda giudiziaria.

Lo Monaco e Torrisi
Lo Monaco ed Isidoro Torrisi, già presidente e commercialista del club

Un altro sviluppo rilevante riguarda i conti del club. Si apprende infatti che il bilancio, approvato lo scorso 25 giugno, è stato finalmente depositato. Nei prossimi giorni, trascorsi i tempi tecnici necessari per l’operazione, eventuali acquirenti potranno quindi visionarlo presso la Camera di Commercio e comprendere se la mole debitoria aggiornata al giugno del 2014, di poco superiore al milione di euro, sia rimasta o meno immutata dopo il terzo anno di gestione targato Lo Monaco, peraltro improntato al risparmio, almeno in termini di investimenti sul mercato.

E proprio nell’ottica di un eventuale passaggio di mano, si registra un nuovo tentativo di Arturo Di Napoli, indimenticato bomber giallorosso, che già a metà giugno aveva tentato di mettere su una compagine in grado di rilevare il titolo del club. In quell’occasione a tessere la trama della possibile trattativa era stato l’avvocato messinese Carmelo Santoro, che adesso si è defilato, ed erano stati coinvolti alcuni imprenditori del Nord Italia e dell’isola di Malta, dove Di Napoli ha recentemente allenato il Vittoriosa Stars, ereditando la panchina del catanzarese Fausto Silipo. 

Per Arturo Di Napoli 20 reti in 32 gare con l’ACR nella serie D 2009-2010, dopo i fasti della A e della B. Si profila un ritorno-bis?
Per Arturo Di Napoli 20 reti in 32 gare con l’ACR nella serie D 2009-2010, dopo i fasti della A e della B. Si profila l’ennesimo ritorno?

“Re Artù” era stato però costretto a desistere dopo il coinvolgimento nell’inchiesta “Dirty Soccer”, per la presunta combine di una gara del Savona guidato tra il luglio ed il dicembre del 2014. Lo scorso 26 giugno la sua audizione da parte dei magistrati.

Adesso il nuovo tentativo, che dovrebbe concretizzarsi in una vera e propria trattativa con Lo Monaco. Della cordata fanno parte anche Nino Micali, che guida il Forza Calcio Messina, club di Promozione appena nato dalle ceneri della Spadaforese, e la D.E.A. Cantiere Navale (Diesel Engineering Assistance), srl che ha sede sulla via Don Blasco, insieme ad altri imprenditori messinesi, del Nord e del Centro Italia. Se l’operazione dovesse prendere corpo, non è escluso il coinvolgimento di altri soggetti, che avrebbero già manifestato il loro interesse.

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