C‘è grande fiducia in casa Acr Messina. L’imprenditore Carmine Del Regno, da quest’estate socio di minoranza del club, a cavallo tra il 2020 e il 2021 stila un bilancio positivo: “Siamo dove ci aspettavamo di stare, dopo un inizio non favorevole per via dell’eccessiva foga di fare bene che ha condizionato qualche prestazione che per le tante novità in una squadra che schiera ventidue elementi nuovi. Ha pesato anche qualche decisione arbitrale: il rigore non annullato al Fc e quello solare negato ad Arcidiacono ci sono costati tre punti contro una diretta concorrente”.
Le tre vittorie consecutive sono un riflesso della crescita del gruppo: “La squadra gioca e ha preso consapevolezza della propria forza. Contro il Dattilo abbiamo ribaltato una gara che dopo venti minuti potevamo condurre con tre gol di scarto e ci aveva visto invece chiudere in svantaggio all’intervallo, dopo la mancata finalizzazione di occasioni clamorose. Sembrava una gara fotocopia di Cittanova, ma ora c’è la cattiveria giusta e Arcidiacono, partendo dalla panchina, ha spaccato la partita in due”.
Novelli ha finalmente la migliore rosa a disposizione: “Siamo partiti in ritardo, a fine agosto, subendo infortuni pesanti come Addessi e Arcidiacono in ritiro. Simone è stato pienamente recuperato soltanto dopo otto giornate: ora cambia tutto. Il mister ha l’imbarazzo della scelta: abbiamo alternative in panchina che sarebbero titolari inamovibili altrove. Staff e gruppo sono davvero uniti”.
Il Covid ha spezzato in due la stagione: “La sospensione non aiuta a trovare continuità. La squadra corre e crea tanto. Il mese e mezzo di stop ci ha fatto perdere il ritmo gara, ma alla ripresa i segnali sono molto confortanti. Contro il Castrovillari, una squadra che palleggia bene ma non è mai arrivata in porta, la prestazione è stata meno appariscente ma in una stagione accade anche questo e alla fine contano i tre punti”.
Gennaio propone l’incrocio tra Acireale e Fc Messina e l’Acr, con quattro gare su sei in casa, è legittimato a sognare la prima fuga: “È un mese importante, ma dobbiamo restare umili e concentrati. Tutte le partite nascondono insidie. Non guardiamo la classifica o i nostri avversari, ma a quanto stiamo costruendo. Contro le nostre due concorrenti per la promozione negli scontri diretti non c’è stata storia. Siamo convinti che alla fine i valori verranno fuori”.
Per centrare la C è atteso anche qualche ritocco: “Non ci sono giocatori in uscita, anche se qualche offerta per i nostri big è arrivata. Sono tutti incedibili, tranne qualche under che non ha spazio e andrà a giocare altrove. Il mercato è lungo, potremmo rinforzare qualche reparto. Serve una panchina importante e potrebbe esserci un altro over di qualità, di categoria, d’esperienza. In settimana sapremo se potremo tesserare o meno Zaine. Se la risposta sarà negativa ci muoveremo per essere in grado di fronteggiare un’assenza a centrocampo o magari anche in difesa”.
La Salernitana, alla quale Del Regno è vicino da anni, è protagonista in B. Questo non distrae i soci dell’Acr: “Da anni siamo partner del club, che quest’anno lotta per la A, facendo il suo corso. Speriamo bene. Per noi è uno stimolo e la C aprirebbe ulteriori opportunità di mercato, perché calciatori legati a loro non sono approdati a Messina perché non potevano rinunciare a un contratto professionistico. Con Angelo Fabiani d’altronde restano stima e amicizia”.
Il nuovo anno dovrebbe coincidere anche con l’ufficializzazione del nuovo organigramma, di cui farà parte Cocchino D’Eboli: “Mercoledì allo stadio potrebbe esserci anche il mio socio Enzo Bove, che ha già seguito il match con il Castrovillari. Viviamo con fiducia un momento di grande tranquillità. Per metà gennaio potremmo definire tutte le cariche. Stiamo valutando un profilo che potrebbe colmare il vuoto lasciato dal direttore generale Andrea Gianni e anche per il direttore sportivo siamo in dirittura d’arrivo”.