Il countdown prosegue. Per Acr e Fc Messina si avvicina l’ora della stracittadina. Di fronte si ritroveranno la capolista con il miglior attacco del torneo e la seconda, ma con una gara ancora da recuperare, che vanta la difesa meno battuta.
L’imprenditore salernitano Carmine Del Regno, socio dell’Acr, intervenuto a Goal Sicilia, applaude la squadra per il primato in classifica: “Siamo più che soddisfatti. Vanno rivolti elogi a chi ha costruito la squadra, con ventuno giocatori nuovi, per disputare questo campionato amalgamandoli al meglio. Quasi tutti provengono dalla Campania e dal nord, a dispetto dei pochi siciliani, ma si sono integrati al meglio. È un grande gruppo. Il mister Novelli? Studia e lavora tanto. È un programmatore, dà serietà e serenità . Serviva una persona come lui qui”.
“Mancano ancora tredici gare – sottolinea Del Regno in chiave promozione – il torneo è lungo e pieno di insidie con lo spauracchio del Covid. La Gelbison è una squadra organizzata che gioca bene. Hanno un progetto che esprime l’intero territorio e sono spinti anche emotivamente da questo. È un campionato affascinante, forse uno dei più belli degli ultimi anni. Per la città è una soddisfazione avere due società di cui una sicuramente arriverà al traguardo finale. Non è storico ma avvincente”.Â
La stracittadina di domenica, purtroppo senza pubblico sugli spalti, può decidere tantissimo per il salto di categoria: “Io sarò allo stadio, dispiace tanto per il pubblico. Era una sfida che avrebbe portato una grande festa al San Filippo dopo tanti anni. Rispetto tutti ma non ho paura di nessuno, è il mio motto. I tre punti sono importanti ma non decisivi. Le gare di Ragusa e Rende insegnano che le insidie non mancheranno anche in futuro. Spero comunque che non si blocchino le retrocessioni perché sarebbe una grave ingiustizia per società come le nostre che investono tanto. Ciò priverebbe tante squadre di motivazioni reali in vista del rush finale di stagione, quando giocherebbero in totale disarmo mentre noi le abbiamo affrontate al massimo delle motivazioni. È uno schiaffo verso chi investe”.
Quale la ricetta per vincere la sfida? “Noi puntiamo sul gruppo che abbiamo creato, è la nostra forza. In queste partite serve una prestazione corale. Il singolo che può fare la differenza è presente in tutte e due le squadre. Non ho nessuna scaramanzia, ci terrei a vincere un derby, ma non è fondamentale. Mi aspetto una gara importante e darei un premio alla mia squadra. È necessario che ci siano le condizioni per disputare una seconda parte di campionato bella e persino migliore della prima”.
Sul dualismo tra Acr e Fc ecco la posizione di Del Regno: “Conosco anche altre città italiane e vedo tanta maturità qui a Messina. È tutto legato ad acronimi e storie di titoli, ma sono convinto che Messina possa avere due squadre. Ci sono realtà molto più piccole di noi in serie B o territorialmente compresse come in Campania dove, in pochi chilometri, si trovano tante realtà . Ci siamo incontrati con il presidente Arena all’inizio, ma all’epoca non c’erano i tempi per ragionare su nulla, in prospettiva magari ci saranno”.
Sull’affidamento del “Franco Scoglio” al Football Club Messina, infine, nessun rimpianto: “Quando sono arrivato a giugno Sciotto stava per mollare e lasciare la squadra al Comune. Io ho firmato il 21 luglio, poi c’è stato solo il tempo di costruire la squadra e organizzare il ritiro. Sciotto ha preso la scelta di non partecipare al bando dello stadio, bisognava organizzarsi per tempo per affrontare un impegno così importante”.Â