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Messina

Del Regno: “Cunzi un big soffiato al Taranto. Rileverò un altro 20% di quote”

L’imprenditore Carmine Del Regno è raggiante dopo la firma di Evangelista Cunzi, il sesto over per l’attacco dell’Acr Messina: “Non è un acquisto a sorpresa. Doveva arrivare già a luglio, poi abbiamo compiuto altre scelte. Era sotto osservazione da tempo e arriva in un momento particolare della stagione, in cui era giusto cautelarsi. Avremo tre gare in otto giorni e non possiamo rischiare di perdere nemmeno un punto”.

Arcidiacono e Giofrè
Arcidiacono e Giofrè non sono al top della condizione (foto Giovanni Chillemi)

Una scelta condivisa con il presidente Pietro Sciotto e il direttore sportivo Cocchino D’Eboli: “Addessi, Bollino e Arcidiacono hanno avuto problemi fisici durante l’anno e “Biccio”, che pure ha giocato la partitella infrasettimanale, non è mai stato al cento per cento, tra qualche problema fisico e le tante botte subite in partita, dove è l’elemento più temuto e puntato dagli avversari”.

Un’operazione che ha profonde motivazioni tecniche:Cretella è il nostro uomo in più da mezzala e anche se fa bene da esterno alto è meglio schierarlo a centrocampo. Bollino rende di più a piede invertito o dietro le punte nel 4-2-3-1. Abbiamo tre elementi in ogni ruolo e non a caso Daniello, Polichetti, Izzo e Mazzone sono pronti a giostrare sulle fasce se Giofrè o Cascione non dovessero recuperare. Gli under contano tantissimo”.

Evangelista Cunzi
Evangelista Cunzi in azione con la maglia del Catanzaro

Sul valore di Cunzi, Del Regno non ha dubbi: “Si procura cinque o sei rigori l’anno. È motivatissimo e fisicamente integro, reduce da una doppietta all’Altamura. In questo rush finale ci garantirà grandissima esperienza, come testimoniano le sue 150 presenze in serie C. Abbiamo battuto la concorrenza del Taranto capolista nel girone H, il loro ds lo inseguiva da gennaio. È una grandissima operazione, al di là dell’aspetto economico, la spinta finale a un grande gruppo”.

Con l’esterno offensivo napoletano diventano dieci i campani in gruppo. Non sono troppi? “Stanno bene assieme. Non avevamo una squadra che potesse contare su un gruppo storico, già compatto. Quindi abbiamo scelto calciatori funzionali, che potessero andare d’accordo. Oltre ad aver giocato con Aliperta e Vacca, è legatissimo ad Addessi. Conosce un po’ tutti”.

Cocchino D'Eboli e Alberto Acquadro
Il ds D’Eboli e il centrocampista Acquadro, possibile partente

Del Regno annuncia poi una svolta anche sul fronte societario, confermando peraltro le anticipazioni del suo socio Enzo Bove: “A gennaio abbiamo raggiunto l’accordo con il presidente Pietro Sciotto per l’acquisizione di un altro 20% di quote. Saremo in pratica soci alla pari, con il 50% del club a testa. Presto formalizzeremo questa redistribuzione con un ulteriore passaggio dal notaio. Ci sono impegni economici da mantenere e quindi è giusto ratificarlo”.

Il mercato comunque non è chiuso: Acquadro ha manifestato la volontà di non rimanere, perché ha trovato poco spazio. Stiamo valutando se farlo partire. Se va via lui faremo altro a centrocampo. Non lasciamo nulla di intentato, vogliamo evitare sgradite sorprese in dieci gare fondamentali”.

I contagi del Licata, che non giocherà domenica sul campo del San Luca, potrebbero imporre una breve sosta del torneo: “Dovremmo fermarci una settimana per allineare tutte le gare e garantire la possibilità che nel finale giochino tutti in contemporanea. È come se ci fosse un’altra Pasqua ma è giusto così. Altrimenti si rischia di falsare ancora un campionato che è già stato condizionato dal Covid”.

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