Il sindaco Renato Accorinti ha mantenuto l’impegno – assunto all’inizio del suo mandato – di devolvere alla città di Messina la differenza tra l’indennità spettante al primo cittadino e lo stipendio da insegnante cumulata in questi cinque anni. La cifra, al netto della tassazione, è di poco meno di 100mila euro, «e 100mila euro è quello che donerò alla città» ha promesso il primo cittadino nella conferenza stampa convocata nella Sala Giunta “Falcone e Borsellino” di Palazzo Zanca per rendere noto un gesto straordinario – perché nessuno a Messina aveva mai fatto niente del genere – «ma che non mi rende migliore degli altri, anzi vuol essere uno stimolo, una “contaminazione” che spero coinvolga i cittadini e li convinca a impegnarsi per questa città, ognuno secondo le proprie possibilità e aspirazioni».
E se il desiderio di Accorinti era che la sua donazione diventasse “virale”, in parte si è già realizzato: i medici dell’Asp e del “118” hanno dato ufficialmente la loro disponibilità a formare gratuitamente gli operatori “laici” (cioè i privati cittadini) al corretto utilizzo dei defibrillatori semiprofessionali con colonnina, collegati con il servizio sanitario, che verranno acquistati per far partire il progetto di “Messina Cardioprotetta”. «Si tratta di una sollecitazione della V Commissione consiliare, approvata dal Consiglio comunale – ha ricordato Accorinti – che abbiamo inserito nel nostro programma. La faremo partire con l’acquisto di queste prime apparecchiature, speriamo che ad esempio l’Ordine dei farmacisti, che ha già donato un defibrillatore al Comune, e l’Ordine dei medici vogliano aiutarci a completare il progetto in tempi brevissimi e realizzare una cosa importantissima per la salute dei cittadini».
Se per l’acquisto dei defibrillatori (una dozzina) la spesa sarà di 25mila euro, quella più consistente riguarda il supporto al progetto di valorizzazione delle periferie presentato alla Commissione Cultura dal mecenate Antonio Presti: «Confermo che devolverò 30mila euro non ad Antonio Presti, ma al Comune che li gestirà attraverso gli assessorati all’Urbanistica, alle Politiche sociali e alla Cultura. Ovviamente non indico i luoghi dove verranno realizzati i progetti, lo farò dopo le elezioni in modo che nessuno possa tacciarmi di fare campagna elettorale. È un impegno che avevo assunto e che non ho mai pensato di non mantenere, lo avrei comunicato dopo il 10 giugno ma sono stato accusato di voler venire meno a quella promessa».
Non c’è l’indicazione del “dove” nemmeno per quanto riguarda l’acquisto dei giochi per bambini e delle attrezzature per l’attività motoria che verranno collocati nelle ville e nei parchi giochi comunali. Accorinti ha destinato a questo intervento – anch’esso, come gli altri, perfettamente in linea con le idee e le priorità che hanno caratterizzato il suo mandato da sindaco – una cifra di 20mila euro, sufficiente per almeno cinque-sei villette non dovendo fare ricorso al MEPA (il Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione) ma acquistando i giochi da privato.
E poi, la suggestione più grande per un uomo che viene dal mondo dello sport: «Voglio acquistare canestri completi di struttura, reti da pallavolo con i pali, porte da calcetto da installare nelle piazze, nelle aree pubbliche, perché i nostri bambini e i nostri ragazzi possano praticare lo sport all’aperto, socializzando e acquisendo i valori che queste discipline trasmettono. Li ho visti di recente nel mio viaggio negli Stati Uniti ma anche nella ex Jugoslavia c’è un canestro ad ogni angolo di strada con i ragazzini che giocano, è una cosa meravigliosa e non costa neanche tantissimo».
Anche qui, la somma destinata orientativamente è di ventimila euro, che basterà per acquistare un numero molto consistente di canestri, reti e porte ma anche di… palloni. «Di recente una società di rugby catanese, i Briganti di Librino, che opera in una periferia a rischio, ha avuto la clubhouse distrutta da un incendio doloso. Quando sono venuti a giocare a Messina li ho incontrati e ho donato loro dei palloni da rugby e il dvd de “I cento passi” per la loro biblioteca», ha raccontato il primo cittadino. Proprio “I cento passi” e anche “L’attimo fuggente” («due film che hanno segnato la mia vita: il primo ci racconta la storia della nostra terra, il secondo lo avrò visto 500 volte con i miei studenti») verranno donati a tutte le scuole messinesi, i 22 istituti comprensivi e i 16 istituti di istruzione superiore. Una piccola cosa dal punto di vista della spesa, ma alla quale Accorinti tiene particolarmente. Così come tiene a mantenere un’altra promessa fatta, quella di attrezzare l’area esterna della biblioteca per bambini “Dario Fo e Franca Rame” con supporti e giochi educativi e interattivi.
Infine, gli “ultimi”: «Ci saranno delle misure di sostegno alla comunità Rom, che secondo l’ONU è la più bistrattata nel mondo, e in particolare dei bambini. Con gli operatori che si dedicano alla loro inclusione stiamo studiando la forma, saranno corsi di alfabetizzazione o una borsa di studio». Forte dell’impegno mantenuto e senza il timore che l’annuncio sia letto in chiave elettoralistica («la donazione avverrà sia che io sia ancora il sindaco sia in caso contrario»), Accorinti ha quindi rinnovato l’invito ai cittadini a farsi “contaminare” dalla voglia di fare qualcosa per la nostra città.