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“Decreto Ristori”, somme a fondo perduto per 30mila società dilettantistiche

Il Decreto Ristori approvato in queste ore dal Consiglio dei Ministri prevede ristori per lo sport di base senza contemplare, almeno per ora, le richieste del Comitato 4.0 sull’attività dei campionati professionistici e nazionali. L’incontro tra il presidente Giuseppe Conte, il Ministro Vincenzo Spadafora, alla presenza del presidente del Coni Giovanni Malagò e del presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, ha toccato praticamente anche l’argomento piscine e palestre.

Francesco Ghirelli
Il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli

Nel contesto del provvedimento, come anticipato dal Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, previsto un contributo mensile da 800 euro a novembre per i lavoratori sportivi che lo avevano già ricevuto nel periodo marzo-giugno (ovviamente soltanto quelli che hanno sospeso l’attività, non varrà per le figure attive nei campionati nazionali) e un plafond di 50 milioni per interventi a fondo perduto per le società sportive e associazioni dilettantistiche.

Sull’effettiva distribuzione è intervenuto ancora il Ministro: “Ci sono 16mila società sportive che avevano ricevuto la volta scorsa i soldi a fondo perduto: ora riceveranno direttamente sul proprio conto corrente il doppio di quanto ricevuto la volta scorsa. Altre Ssd e Asd, 13mila, riceveranno il fondo perduto con una cifra raddoppiata: il minimo salirà da 800 a 1600 euro, mentre quelle che gestiscono impianti, e che hanno avuto fino a 30mila euro, riceveranno anche loro il doppio. Non ci sarà bisogno di fare domanda alcuna. Per entrambi i fondi, se ci sono altre società sportive che vogliono fare una domanda, si riaprirà una finestra”.

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