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Messina

Decretato il fallimento dell’ACR Messina di Proto. Il Tribunale nomina un curatore

È giunta al capolinea l’avventura dell’ACR Messina di Franco Proto, già in liquidazione dallo scorso mese di dicembre. Il giudice delegato del tribunale di Messina, Claudia Giovanna Bisignano, su istanza di un comitato di creditori, ha, infatti, decretato il fallimento del sodalizio capitanato dall’imprenditore di Troina. Nel corso dell’udienza, tenutasi lo scorso 30 maggio, il magistrato ha proceduto alla nomina del curatore, il commercialista Massimo Salomone. Il professionista, avrà adesso, tra gli altri, il compito di  effettuare un inventario dei beni della società fallita e di procedere alla vendita degli stessi per soddisfare, con il ricavato, quantomeno parzialmente i creditori della società.

Natale Stracuzzi e Franco Proto
Franco Proto aveva rilevato il club il 18 febbraio 2017 da Natale Stracuzzi (foto Alessandro Denaro)

Per il calcio messinese si tratta del terzo fallimento sportivo in venticinque anni. L’estate scorsa il club ha rinunciato al titolo di Lega Pro e il Comune ha indetto un bando, dal quale è nato un altro ACR, l’Associazione Calcio Rilancio, che milita adesso in serie D. Va detto che per la società di Proto sarebbe comunque arrivata l’anno dopo la retrocessione a tavolino, dopo la pronuncia che ha accolto l’istanza della Vibonese, che aveva rilevato l’irregolarità della fideiussione presentata dalla società. Si chiude in modo inglorioso la storia di un club nato nel marzo 2009, dall’asta fallimentare del FC Messina. In nove anni di vita sono cambiate innumerevoli gestioni, senza mai intravedere la luce in fondo al tunnel, neppure con Pietro Lo Monaco al timone. L’attuale ad del Catania ottenne infatti due promozioni, dalla D alla Seconda Divisione e poi in C unica, prima di riperdere il professionismo con una cocente retrocessione sul campo, per mano della Reggina.

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