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D’Eboli: “Scelti gli under giusti. Per la C dovrebbero bastare 15-16 punti”

Il 9 maggio il ritorno in campo, in casa contro il Santa Maria Cilento. L’Acr Messina capolista attende e freme, con la promozione nel mirino, in vista del rush finale. Il direttore dell’area tecnica Cocchino D’Eboli, intervenuto a “Contropiede”, la trasmissione sportiva di Tcf tv, ha ripercorso il cammino, a sette giornate dal termine: “Siamo cresciuti a livello organizzativo, inoltre essendo una squadra costruita da zero serviva del tempo per migliorarsi e noi siamo venuti fuori giornata dopo giornata. All’inizio abbiamo avuto infortunati importanti come Bollino, Addessi e Arcidiacono, tuttavia non abbiamo subito casi di Covid e abbiamo avuto in questo un po’ di fortuna. Ci siamo fatti trovare pronti quando è mancato qualche giocatore importante, riuscendo a sostituirlo in 24 ore e questa è stata quella marcia in più. Il nostro è un gruppo unito e compatto”. 

Il responsabile dell’area tecnica Cocchino D’Eboli in conferenza stampa (foto Paolo Furrer)

Gli under sono un grande valore aggiunto come sottolinea D’Eboli: “Penso a Cascione, Giofrè e Cretella. I campionati sono in mano agli under, se non si scelgono bene anche a livello umano non si va avanti, in quanto devono anche coesistere con gli over. I nostri sono tutti educati e fanno crescere questi ragazzi giovani che già di loro hanno un bagaglio tecnico ereditato dopo aver giocato qualche anno in questa categoria. Caruso è un portiere che aveva già fatto grandi cose in D, come Lai“. 

Il dirigente è tornato anche sull’avvicendamento tra i pali: “Il venerdì prima della gara di Marina di Ragusa avevo già bloccato Caruso, considerata qualche vicissitudine di Lai. Avevamo capito che Manno non fosse pronto per sostituirlo e dunque ho fatto la scelta di Caruso, conoscendolo già dal Francavilla in Sinni. Ho detto comunque a Lai di farsi trovare pronto, sta solo al rettangolo di gioco e al preparatore dei portieri decidere chi sta meglio. Caruso sta dimostrando il suo valore e con lui abbiamo subito poco e niente, anche perché è cresciuta tutta la squadra. Lai resta un giocatore importante”. 

Il portiere Leonardo Caruso (foto Nino La Macchia)

L’ultima vittoria è arrivata in rimonta, a Paternò, nonostante le tante defezioni: “Ci mancavano tanti giocatori e soprattutto eravamo senza i due play Lavrendi e Aliperta, quindi Saindou era l’unico che potesse ricoprire quel ruolo. Il mister tra primo e secondo tempo ha modificato l’assetto tattico, passando al 4-2-3-1 e con l’entrata di Cretella è cambiata tutta la squadra. Noi cerchiamo sempre di fare la partita dal 1′ al 95′ e questo nel primo tempo non c’era riuscito, Foggia era stato inesistente e parliamo di un giocatore intelligentissimo che fa giocare bene tutto il reparto avanzato”. 

Alla ripresa dopo la pausa, a parte il lungodegente Addessi che è stato appena operato, Novelli potrà tornare a contare su diversi elementi. “Da una parte recupereremo quasi tutti gli infortunati come Arcidiacono, Giofrè e Cascione, dall’altra restando fermi due settimane si è perso il ritmo gara. Siamo sempre vigili e i ragazzi sanno qual è l’obiettivo da raggiungere, non devono distrarsi”. 

Foggia, Cunzi e Bollino celebrano la vittoria con il Dattilo

Sollecitato sul tema degli arbitraggi, in riferimento ai rigori concessi all’Fc, D’Eboli glissa ma non troppo: “Non spetta a me a giudicarli, ci sono gli organi preposti. Noi stiamo sul pezzo, non per quello che succede sugli altri campi, ma siamo concentrati solo sull’Acr Messina. Sbagliano gli attaccanti, i portieri e possono farlo pure gli arbitri. Anche i ciechi, però, hanno notato ultimamente delle direzioni arbitrali poco consone ad una partita di calcio vero. Dico ai tifosi di stare tranquilli, noi non dormiamo”. 

In caso di Serie C con quali ambizioni? “Non ho la palla di vetro, ma conosco la categoria superiore avendola fatta per tanti anni. Sarebbe prematuro parlarne, raggiungiamo prima l’obiettivo e poi ci siederemo con la proprietà per capire in quale direzione proseguire. Sono pronto a tutto, ho la forza e quel rispetto di calciatori importanti che potrebbero arrivare a Messina soprattutto per quello che è il livello della piazza. Questo è un organico che puntellato in qualche ruolo può ben figurare anche in C, dipende dalla società cosa vorrà fare. Non penso che a Messina si possa disputare un campionato per vivacchiare, anche perché se dovessero davvero attuare la riforma, con le prime sei che verrebbero promosse in B, chi non vorrebbe provarci?”. 

Cunzi e Izzo in azione a Paternò

Intanto c’è una promozione ancora da conquistare e l’auspicio di D’Eboli per il finale di stagione è questo: “Spero non si fermi più il campionato dopo questi recuperi, altrimenti si arriverebbe fino a luglio. Adesso siamo agli sgoccioli, mancano sette partite e bisogna arrivare fino in fondo per completare il campionato. Siamo a +4 sull’Fc e dobbiamo fare la corsa solo su noi stessi. La quota promozione? Vorrei vincerle tutte e sette, ma siamo a 59 e ritengo che 74-75 punti potrebbero bastare”. 

Alessandro Calleri

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Alessandro Calleri

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