Il direttore sportivo Cosimo D’Eboli è pronto ad assumere un nuovo incarico dopo la promozione centrata con il Messina e quella perduta in volata con la Paganese: “Sto definendo una trattativa con la Nocerina, che già mi aveva contattato nei mesi scorsi. Sembrano esserci le premesse per fare qualcosa di importante con una proprietà solida e ambiziosa. Ho vinto nove campionati, tre di Eccellenza, quattro di D, due di C2 e centrato sei salvezze tra i professionisti. Resta l’amarezza per la promozione persa un anno fa con Giampà in panchina, a venti minuti dal ritorno in C”.
L’esperto dirigente campano ha seguito da vicino la Lega Pro, vinta a sorpresa dalla Juve Stabia: “Voglio fare un grande plauso alla società di Castellammare, che ha portato a compimento un grande lavoro. Hanno meritato la serie B, perché sono stati costanti tutto l’anno. Le delusioni? Dal Crotone non mi aspettavo questo campionato e anche il Catania doveva fare di più dopo tanti investimenti e operazioni di mercato che hanno portato per due volte a ridisegnare l’organico. La Coppa Italia gli ha comunque aperto altri scenari anche se forse manca qualcosa per arrivare in fondo. Nel doppio confronto vedo partire avvantaggiato l’Avellino”.
Cocchino ha seguito con interesse anche le gesta del Messina, che portò in C tre stagioni or sono: “Mister Giacomo Modica ha firmato un’ottima stagione grazie ad un lavoro certosino. Sono emerse le qualità di determinati profili che saranno richiesti anche in categorie superiori. C’è stato un periodo in cui era bersagliato ma anche Raffaele Novelli, che come lui è cresciuto con Zeman, me ne ha sempre parlato bene, definendolo un grande lavoratore. Non abbiamo mai operato insieme ma nel calcio non si può mai dire mai”.
D’Eboli si rivolge anche al presidente Pietro Sciotto, con cui l’addio non fu indolore: “Al di là di qualche incomprensione, dettata da una partenza che non avevo preventivato, bisogna riconoscergli un grande merito. Da otto anni guida la società investendo tante somme. In estate si dice sempre che qualcuno rileverà la società ma poi si riparte da lui. Posso dire che il Messina è in Lega Pro anche grazie al mio contributo, quindi faccio sempre il tifo per loro. La C per tradizione sta stretta alla città, gli auguro le migliori fortune”.
Anche l’esperto dirigente campano si unisce al coro di chi annuncia una Lega Pro grandi firme: “Retrocederà una piazza importante fra Bari e Ternana e sarà ancora più difficile, anche perché soltanto una tra Benevento, Avellino e Catania potrebbe centrare la B, per la quale sono in corsa quattro squadre del Nord. Il Trapani ha un grande presidente, che in pratica ha allestito due squadre per vincere la D, investendo tantissimo. Sabatino è stato confermato e ci siamo sentiti dopo la vittoria di Altamura. Chiaramente il salto non è mai semplice ma ingaggerà tanti giocatori importanti”.
Dopo la vittoria nel playoff con la Fenice Amaranto coltiva il sogno del ripescaggio il Siracusa, anche se dovranno saltare almeno due squadre in Lega Pro, dal momento che il primo posto in caso di defezioni andrà ad un’altra Under 23, il Milan B. “Anche la società aretusea ha investito cifre molto rilevanti. Aliperta, Vacca, Maggio, Arcidiacono e Alma sono tutti e cinque miei ex giocatori. Hanno Lamberti e tanti altri under validi. Adesso hanno una chance di ritrovare la C. Purtroppo la D, con una sola promozione, resta il campionato più difficile”.