De Luca: “Un milione di euro per Villa Dante. Spero di rivedere le paperelle”

Cateno De LucaIl sindaco Cateno De Luca a Villa Dante

Nel corso della presentazione del progetto “Villa Dante in Sport”, il sindaco Cateno De Luca ha puntualizzato che sono in corso le procedure di gara per la riqualificazione definitiva della struttura: “Abbiamo effettuato piccoli interventi edilizi destinando un milione di euro per Villa Dante. Il progetto è già stato definito e tra qualche settimana partiranno le procedure di gara e pensiamo di iniziare ad ottobre i lavori che si profilano impegnativi. Con una battuta ho detto di “volere rivedere le paperelle” in quella bellissima vasca come le foche che ho visto negli anni ’70, anni in cui questa villa era nel suo massimo splendore, quindi perché non ritornare alle origini, come diceva Gaudì, ripartendo dai punti di forza”.

Villa Dante

Gli interni di Villa Dante

Nelle intenzioni del Comune il progetto dovrà rappresentare un modello da replicare in altre aree dimenticate della città: “Villa Dante non soltanto per la sua posizione rappresenta l’apripista per il progetto che interesserà tutti gli spazi a verde dei villaggi e dei quartieri. La Giunta municipale ha già iniziato un’attività di censimento dei luoghi. Ci siamo candidati, per quanto riguarda il Recovery Plan, per portare avanti una strategia di forestazione urbana, che parte dalla cura del verde già esistente. La strategia prevede un gestore unico, la Messina Social City, che si occuperà di promuovere le convenzioni per la gestione degli impianti sportivi e risponderà per la pulizia tramite un accordo con la Messinaservizi, e relativamente ai servizi idrici, con il Comune di Messina”. 

Villa Dante in Sport

La conferenza stampa di presentazione di “Villa Dante in Sport”

D’altronde spesso il rimpallo delle responsabilità ha originato confusione e conseguente degrado: “Questo polmone verde deve diventare un simbolo di vivibilità urbana – ha concluso De Luca -. La città deve avviare un percorso di abbattimento delle barriere mentali, politiche e fisiche e si deve iniziare con gli atti amministrativi dal momento che ‘verba volant’ ma le scelte amministrative e la loro consequenzialità rimangono. Abbattendo ogni conflitto di competenza, l’affidamento consente un progetto sperimentale: un modello di gestione pubblico-privato deve funzionare, è una grande scommessa che se avrà buoni esiti consentirà la salvaguardia di un bene pubblico. Una volta aggiudicati i lavori, deve partire subito la strategia per la gestione, senza aspettare i sei mesi previsti per l’ultimazione dei lavori e il collaudo, in modo da essere pronti a realizzare questo standard in altre zone del territorio cittadino”.

Autori

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