Considerato che il presente del Messina resta avvolto nel più assoluto silenzio, abbiamo deciso di dare voce ad un altro ex, il difensore Alessio De Bode, magari non determinante sul campo per via del numero non elevato di apparizioni, ma rimasto incredibilmente legato alla tifoseria che invece nell’ultima annata ha fatto fatica ad affezionarsi ad altri calciatori, anche complice un’annata terribile.
“Purtroppo può accadere anche questo nel calcio – esordisce il centrale – È stata un’annata sfortunata, partita con il piede storto e finita nel peggiore dei modi. Adesso bisogna guardare avanti e ripartire. Anche perché una piazza come questa con un investitore adeguato ed il giusto modo di fare calcio è destinata a risalire in fretta”.
Decisamente più gratificante l’esperienza a Monza dove, a dispetto di una grave crisi societaria, i lombardi hanno conquistato un’insperata salvezza: “Sono stati dei mesi davvero positivi, nei quali ci siamo tolti una soddisfazione enorme. Consentitemi di dire che è stato un autentico miracolo sportivo. Senza un euro, senza l’aiuto di nessuno ed anzi con tanti che avrebbero voluto vederci ormai fuori gioco abbiamo centrato una piccola impresa”. Peccato che quanto conquistato nei play-out sia stato poi vanificato dalla rinuncia all’iscrizione in terza serie da parte di uno dei tanti club che ha chiuso i battenti dopo alcune gestioni scellerate…
La sua esperienza messinese è stata in chiaroscuro soltanto sul campo: “Ovunque gioco distinguo sempre il rapporto con la città ed il modo in cui l’ho vissuta dal punto di vista calcistico. A Messina in fondo ho vinto un campionato, peccato non avere giocato tantissimo (16 presenze ed un gol contro il Teramo il suo bottino, ndc). Però ho sempre dato il mio contributo nello spogliatoio ed ero quella che mi importava. Il legame con Messina resta, con i tifosi soprattutto”.
A tal proposito De Bode, che salutò con una lettera aperta la città (clicca qui per rileggerla), è in costante contatto con suoi vecchi sostenitori: “Mercoledì scorso un amico messinese è venuto a trovarmi qui in Liguria. Lui vive a Torino, per cui spesso viene qui a farmi compagnia. E l’altro giorno, in un bar di Celle Ligure, un messinese mi ha riconosciuto alla cassa ed abbiamo chiacchierato un po’. Sono piccoli segnali significativi: mi sono trovato davvero benissimo a Messina”.
Un grande feeling anche con un altro ex giallorosso, il portiere Ettore Lagomarsini: “Lo sento tutti i giorni, anche se siamo coetanei è un mio “figlioccio”… Al di là degli scherzi, con lui ho un rapporto speciale, anche perché lo conoscevo da prima”. Un riferimento al passato di entrambi nel settore giovanile del Genoa. “La nostra è un’amicizia consolidata, lui è davvero un bravo ragazzo, dal valore indiscutibile, che se trova continuità di rendimento rappresenta un lusso per la categoria. A gennaio si è accasato in una piazza non semplice come quella di Aversa, peccato per la salvezza soltanto sfiorata”.
Tutto da decifrare il futuro del Messina, anche se De Bode si aggiunge alla folta schiera di atleti ed addetti ai lavori convinti che alla fine Lo Monaco proseguirà la sua avventura, a dispetto dei reiterati annunci di disimpegno: “La squadra è stata iscritta ma non saprei sbilanciarmi sulle prossime mosse, considerato il silenzio della proprietà. So che comunque il club ha dei crediti in Lega e quindi ritengo che probabilmente questa dirigenza non abbandonerà la barca”.
Su quanto accaduto sul campo, il centrale ex Juve Stabia e Viareggio ritiene che abbiano pesato anche fattori esterni: “Se si fosse saputo a priori cosa non avrebbe funzionato oggi la squadra sarebbe ancora in C. Ci sono stati anche tanti episodi negativi, che non hanno aiutato. E quello di Lega Pro è un campionati strano, falsato dalla restituzione di punti precedentemente sottratti. Si è visto davvero di tutto”.
L’esperienza monzese dovrebbe essere il preludio ad un’altra firma nel girone A: “Per il mio futuro sto valutando un paio di opzioni. Prenderò una decisione nel corso della prossima settimana, ma dovrei restare ancora al Nord. Di certo è un momento complicato in ogni piazza, tanto che sparisce una squadra al giorno. Per la Lega Pro è una fase davvero terribile”.
Un giudizio condiviso anche da un altro fresco ex giallorosso: “Vivo a Celle Ligure, in provincia di Savona, e quindi mi sto concedendo un po’ di mare. Proprio oggi ho incrociato in spiaggia Marco Cane, che abita a Sanremo, ed è assistito dal mio stesso procuratore (Carlo Volpi, ndc). Anche lui sta aspettando la chiamata giusta, ma il mercato è davvero strano. Abbiamo paura di scegliere, non sappiamo neppure se le squadre che ci contattano saranno poi regolarmente al via del campionato. È obbligatorio quindi temporeggiare un po’”.