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Messina

Dattilo, Scarcella: “Ci conoscevano solo per i cannoli. Priorità alla salvezza”

Giuseppe Scarcella è il direttore sportivo del Dattilo, matricola all’esordio assoluto in serie D, protagonista di un esordio positivo a Castrovillari: “Abbiamo incontrato una squadra abbastanza quadrata. Ringrazio i ragazzi per il sacrificio, paradossalmente il pari ci sta un po’ stretto, perché è maturato soltanto nel finale, ma sostanzialmente l’1-1 è giusto”.

Giuseppe Scarcella
Il direttore sportivo del Dattilo Giuseppe Scarcella

Contro il Fc Messina è in programma uno storico esordio casalingo: “Forse dopo il 7 ottobre avremo i mille spettatori ma la situazione non ci fa stare tranquilli perché con il pubblico è tutta un’altra cosa. Dopo lunghe trattative con il Trapani abbiamo ottenuto la certezza che da domenica disputeremo al “Provinciale” le nostre gare casalinghe”.

Una scelta obbligata per il club che quindi cambia casa: “Al “Mancuso” di Paceco non c’erano i presupposti e i tempi per l’omologazione necessaria per la serie D. Ci abbiamo giocato sei campionati di Eccellenza. Una buona struttura, che con circa 50mila euro potrebbe essere adeguata, ma non c’era la volontà del gestore e la burocrazia ci ha fermato”.

Dattilo
I calciatori del Dattilo durante il minuto di silenzio

Scarcella spera che i granata possano risolvere la loro crisi societaria: “Ho conosciuto il presidente Pellino, il ds Torma e il tecnico Biagioni. Da trapanese dico che serve chiarezza, anche per rispetto del pubblico. Noi intanto abbiamo testato il terreno di gioco in semi-sintetico, che conserva delle porzioni di campo in erba naturale e quindi viene innaffiato regolarmente. Un tappeto innovativo, realizzato qualche anno fa”.

Per affrontare il salto di categoria il Dattilo si è rinforzato sul mercato e in settimana sono arrivate le firme degli under Claudio Galfano, ex Marsala e Cavese, e Omar Fofana, ex Mazarese: “Pedine importanti, che si sommano al rientro di Francesco Palermo, ex Troina e Acireale. Il salto rispetto all’Eccellenza è evidente e non a caso domenica al primo errore siamo stati puniti. Rispetto all’anno scorso abbiamo confermato metà organico, ingaggiando under da varie formazioni Primavera e over che hanno già giocato nella categoria, come Terranova, Bonfiglio e Manfrè. Siamo un cantiere semi-chiuso, con alcuni elementi in prova che devono ancora firmare. La prossima settimana chiuderemo il cerchio”.

Dattilo
Vincenzo Manfrè collezionò 32 presenze e 7 reti con il Città di Messina

Scarcella ha le idee chiare sulle gerarchie: “Le tre favorite restano l’Acireale e le due squadre di Messina. Ci può essere un quarto incomodo, la sorpresa del torneo, ma sinceramente vedo grande equilibrio. La nostra priorità è ottenere la salvezza, poi magari penseremo ad altro. Ma per ora voliamo bassi”. 

La società rappresenta il centro più piccolo della D: “Contiamo appena 480 abitanti. Molti dirigenti sono di Trapani e con sacrifici e il supporto di qualche sponsor speriamo di continuare a fare bene. I cannoli del bar del presidente sono conosciuti in tutto il mondo. Ora siamo noti anche per il miracolo sportivo, che ci ha portato dalla terza categoria, dove eravamo nel 1980, alla D, grazie a cinque promozioni”.

Castrovillari
Il Castrovillari ha acciuffato il pareggio nel finale

Dopo il salto di categoria il club ha cambiato denominazione e colori sociali: “Il Noir era una società giovanile, che indossava il giallonero, mentre il Dattilo era sempre stato biancoverde. Il Dattilo Noir aveva scelto il verde e il giallo per rappresentare entrambe le realtà. Adesso invece siamo tornati all’antico, dal momento che l’unico superstite della dirigenza dell’altro club è il sottoscritto”.

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