In attesa dei ritocchi sulle corsie esterne, dove non basta la verve di Benvenga, Donnarumma e Stampa, ed in attacco, dove le alternative agli “over” Corona e Bjelanovic sono giovani in rampa di lancia come Paez e Bonanno, il Messina ha già puntellato la difesa, dove Grassadonia può fare affidamento su ben sei centrali, ed il centrocampo, con il neo-acquisto Loris Damonte che dà profondità ad un reparto già sufficientemente assortito e competitivo.
Dopo tre stagioni in B il 24enne originario di Savona ha scelto Messina e la Lega Pro: “Il Varese mi aveva considerato tra i cedibili e quindi appena è giunta questa proposta dalla Sicilia non ci ho pensato due volte e ho accettato. A mio avviso è inutile porsi adesso degli obiettivi. Dobbiamo innanzitutto costruire la squadra e poi vedremo quello che succederà”.
Tra il torneo cadetto e la Coppa Italia in biancorosso Damonte ha collezionato in tre anni ben 75 presenze, realizzando anche cinque reti. Se gli si chiede di individuare la gara che ricorda con maggiore piacere ed il gol più “pesante” non ha dubbi: “Non posso dimenticare Sampdoria-Varese a “Marassi”, con la mia marcatura arrivata al 90 minuto”.
A Messina ritrova l’ex compagno Bjelanovic e Benvenga, che ha giocato tra Forlì e Como nel passato torneo, ma era pur sempre di proprietà del Varese che pur di concederlo ai giallorossi, con cui esiste ormai un grande feeling, ha rescisso anticipatamente il contratto. Damonte ha parole lusinghiere per gli altri due ex biancorossi e svela che conosce anche altri due dei suoi nuovi compagni di squadra, anche grazie ai trascorsi in maglia rossoblu: “Sasa ed Alex sono ottimi giocatori e grandi compagni. Conosco anche Alessio De Bode per aver giocato assieme nelle giovanili del Genoa (le stesse in cui è cresciuto peraltro il portiere Ettore Lagomarsini, ndc) ed Errico Altobello, per aver giocato assieme a lui nella Nazionale Juniores”.
A Messina sarà il terzo anno in terza serie, dopo le 46 apparizioni, condite peraltro da ben sei reti, in Prima Divisione con la maglia dell’Alessandria: “Il biennio in Piemonte è stato per me importante e mi sono lasciato bene con la gente di Alessandria. Il ricordo più bello è rappresentato dalla semifinale di andata a Salerno, giocata davanti a 20.000 spettatori. Riuscimmo a pareggiare 1-1 anche se poi il ritorno fu sfortunato. Il girone C è il più difficile della Lega Pro: giocare al Sud, contro squadre dal grande blasone, non sarà facile ma noi diremo la nostra”.
In mezzo al campo tanta concorrenza. Il 24enne ligure può rappresentare un back-up dei vari Bucolo, Nigro, Vincenzo Pepe ed Izzillo, che dovranno impegnarsi al massimo per soffiargli una maglia da titolare che gli sembra già assegnata: “Sono appena arrivato a Messina ed è presto per esprimere giudizi. Dal primo impatto mi sembra di potere affermare che abbiamo le carte in regola per costruire un centrocampo importante. Personalmente posso giocare sia centrale davanti alla difesa che più avanti. Mi metto quindi a disposizione del mister”.
Questa la sintesi del Sampdoria-Varese del gennaio 2012, decisa dal gol in extremis di Damonte: