Dal Comune l’ok ai lavori per il drenaggio. Finocchiaro: “Limitare i disagi”

stadio Franco ScoglioLe pessime condizioni del manto erboso nel dicembre 2022 (foto Paolo Furrer)

Non sembrano esserci più dubbi. Il Comune è intenzionato ad effettuare i consistenti interventi necessari per fronteggiare i problemi di drenaggio che condizionano la tenuta del manto erboso del “Franco Scoglio” nei mesi invernali fin dalla sua inaugurazione.

Vasco Rossi

Uno dei mega-palchi allestiti allo stadio Franco Scoglio

Mancava l’annuncio ufficiale ma l’intendimento di Palazzo Zanca ci è stato anticipato dall’assessore allo sport Massimo Finocchiaro: “Sono interventi che non possiamo rinviare al 2024 e che vanno effettuati per rendere finalmente fruibile lo stadio anche nei mesi più piovosi. Riteniamo che i lavori potrebbero essere completati in tempo utile e auspichiamo che non sia necessario disputare fuori città le prime partite. Confidiamo comunque di limitare al massimo i disagi e le criticità per l’Acr Messina”. 

Dopo il concerto dei Pinguini Tattici Nucleari, andato in scena il 30 luglio, allo stadio si stanno ultimando lo smontaggio del palco e la pulizia del prato, che ha accolto un nutrito pubblico. La porzione di terreno sottostante, non avendo preso aria, è ovviamente secca. Se si fosse optato per una tradizionale semina gli interventi avrebbero richiesto circa un mese di lavori.

stadio Franco Scoglio

Il fango presente all’uscita del tunnel degli spogliatoi nel dicembre 2022 (foto Paolo Furrer)

Gli interventi legati al drenaggio potrebbero richiedere invece fino a due mesi. I ricorsi incrociati delle sei-sette squadre che si contendono un posto in B o in Lega Pro dovrebbero originare lo slittamento dell’inizio del torneo di Serie C dal 27 agosto al 10 settembre. Il Messina aveva già chiesto di disputare l’esordio in Coppa Italia (inizialmente prevista per il 20 agosto) e le prime due gare casalinghe in trasferta e spera di scongiurare il rischio di giocare in campo neutro le successive.

Gli interventi in cantiere sono piuttosto invasivi. Bisognerà scavare a fondo e conferire in discarica tutta la terra in eccesso. Sotto il terreno di gioco si dovranno installare ben 27 tubi forati, lunghi quasi 80 metri, distanti l’uno dall’altro quattro metri, da coprire con un primo strato di pietrisco. Verranno poi collocate sabbia e terriccio drenante.

Vasco Rossi

Il palco e il pubblico mettono a dura prova il manto erboso (foto Paolo Furrer)

I tubi vanno acquistati insieme ai relativi pozzetti per la raccolta dell’acqua. Per circa tre settimane al “Franco Scoglio” si lavorerà quindi con escavatori e bobcat. Successivamente, per abbattere i tempi, sarà collocato del “prato pronto”, che comunque dovrà attecchire bene. Saranno necessarie altre tre settimane.

Il manto erboso in questione, da “trapiantare” a San Filippo, dovrebbe essere acquistato da ditte specializzate di Siracusa o Roma. L’auspicio è che la stagione del rinnovato Messina, che già non smuove le folle di un tempo, non inizi ulteriormente in salita, lontano dal proprio pubblico. 

Autori

Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, dal 2023 assistente amministrativo in istituti secondari e licei a Piacenza