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Messina

Dal 7 al 10 maggio al Teatro Vittorio Emanuele andrà in scena “Clitennestra”

Dal 7 al 10 maggio al Teatro Vittorio Emanuele di Messina andrà in scena “Clitennestra”, spettacolo prodotto dalla compagnia Dracma di Polistena, la cui regia e interpretazione è curata da Paolo Cutuli.

Clitennestra
Una scena di “Clitennestra”

La compagnia calabrese, diretta da Andrea Naso, propone agli spettatori della città in riva allo stretto un evento teatrale che si è aggiudicato il Premio Parados 2014 del Tindari Teatro Festival come “Miglior Spettacolo” e “Miglior Interprete”. In scena dunque la tragica storia della regina di Argo e Micene che, dopo aver atteso per dieci anni il ritorno del marito Agamennone dalla guerra di Troia, lo uccide insieme all’amante Egisto, il tutto attraverso la prosa lirica di Marguerite Yourcenar. Dalle note di regia si sottolinea: “Clitennestra uccide suo marito Agamennone al ritorno dalla guerra di Troia. Cosa ha fatto durante i dieci anni d’assenza del suo grande amore? Perché l’ha ucciso con l’aiuto del suo amante? Quale prezzo ha dovuto pagare per il suo sconfinato amore e per il suo efferato delitto? Le parole mai scontate della Yourcenar descrivono con precisione chirurgica non solo i fatti, ma anche le motivazioni che portano la sventurata eroina dai capelli (ormai) grigi ad impugnare il coltello che ucciderà l’unico vero amore della sua vita. La regia asciutta e moderna di Paolo Cutuli, che si avvale solo di tre valigie con le rotelle che identificano i personaggi, è tutta a servizio del testo. Un testo preciso e spietato. In alcuni punti, il testo lascia spazio alle pantomime di Clitennestra che sulle canzoni di Loredana Bertè, Depeche Mode, Piccola Orchestra Avion Travel, etc. raccontano il suo corpo che aspetta e il suo corpo che uccide. Il pubblico di questo spettacolo diventa la corte che giudica Clitennestra; diventa il popolo di vedove in attesa del ritorno del marito soldato; diventa un campo solitario in cui si nasconde Egisto. Il pubblico respira le invasioni di Clitennestra e Clitennestra respira gli sguardi e ad essi si rivolge come ultima preghiera: per chiarirsi e per chiarire; per prendere una decisione finale”.

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