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D’Aiello: “Auteri un maestro esigente. A Matera fece divertire noi e i tifosi”

Rocco D’Aiello fu tra i protagonisti della scalata dell’Acr Messina nel torneo di Seconda Divisione, la “vecchia” C2, edizione 2013/14. Arrivato a gennaio, partì sempre titolare nelle tredici gare in cui fu schierato. Il ricordo della sua avventura in riva allo Stretto è molto positivo: “Eravamo terzultimi e alla fine arrivammo primi con un ottimo tecnico come Grassadonia in panchina e compagni che sento ancora oggi, a otto anni di distanza, come Iuliano, Costa Ferreira, Bucolo, Maiorano e Silvestri, che negli ultimi anni sta giocando in piazze importanti”.

Rocco D'Aiello
Rocco D’Aiello in azione con la maglia del Messina

Il difensore palermitano, che l’anno prima aveva vinto la Prima Divisione e conquistato quindi la promozione in B con il Trapani, fu poi tesserato dal Matera di Gaetano Auteri, di cui divenne un pilastro inamovibile, con ben 38 presenze, un gol alla Juve Stabia e un assist contro la Paganese: “Era una bella squadra e il mister è un maestro. Sarei contento di vederlo a Messina, come leggo sui giornali. È un uomo duro, che si fa rispettare, uno dei migliori allenatori che ho avuto. Gioca sempre per vincere, anche fuori casa. Fa divertire i tifosi e i giocatori, anche se in settimana si lavora duramente”.

Per D’Aiello il suo arrivo rappresenterebbe una garanzia: “La serie C è un torneo difficile. L’Avellino ma soprattutto il Catanzaro allestiranno squadre competitive. Per il Crotone dopo due retrocessioni consecutive l’approccio non sarà semplice ma ritengo disputeranno un torneo di vertice. Il Messina può fare bella figura, rappresentando magari l’outsider”.

Rocco D'Aiello
Rocco D’Aiello nella sala stampa del Franco Scoglio

D’Aiello ha lavorato peraltro recentemente con il direttore sportivo Marcello Pitino: “Ero con lui a Casarano. In coppia con Auteri può allestire una bella squadra. Il mister mi ha insegnato tantissimo. Fisicamente le sue squadre possono fare la differenza rispetto alle altre, può portare il Messina dove merita”.

Salutata la C, D’Aiello ha sfiorato una promozione in Puglia. “Quest’anno sono stato a Corato, siamo arrivati secondi in Eccellenza ma purtroppo non si sono disputati i playoff, che potevano rappresentare una grande chance. Tra i Dilettanti le pugliesi investono tanto e si mettono spesso in evidenza: non a caso quest’anno nella fase nazionale hanno festeggiato Barletta e Martina. Società importanti, con trascorsi importanti anche in C”.

Rocco D'Aiello
D’Aiello abbraccia Corona

Il difensore, che ha appena compiuto 36 anni, si vuole regalare un’altra annata stimolante: “Dopo dieci anni di professionismo, e tre stagioni di B con Torino, Triestina e Albinoleffe, mi considero soddisfatto, anche se si vorrebbe sempre ottenere di più. Quello che è venuto me lo sono meritato. Sto aspettando qualche chiamata, spero di trovare presto l’opportunità giusta”.

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