L’aeroporto Fontanarossa ha accolto la carovana rosa al rientro da Israele. Un lungo viaggio ha portato i corridori in Europa. Un trasferimento nel primo giorno di riposo, in attesa di ritornare a pedalare con la quarta frazione, la Catania-Caltagirone.
La prima delle tre tappe siciliane, in programma martedì 8 maggio, apparentemente non presenta particolari difficoltà altimetriche, ma le strade tortuose dell’entroterra catanese hanno destato la preoccupazione di molti ciclisti. Nelle scorse settimane infatti, in tanti hanno visionato il tratto finale, prestando grande attenzione in particolare agli ultimi chilometri, quelli che portano all’arrivo di Caltagirone. Una salita costante, strade strette e un terreno con misto di asfalto e acciottolato potrebbero risultare indigeste a qualche favorito alla vittoria della corsa rosa. Attenzione, dunque.
La quinta frazione, a differenza della precedente, non dovrebbe sfuggire alle ruote veloci. Il percorso è vallonato, ma le difficoltà altimetriche non dovrebbero essere una preoccupazione per i velocisti. Nella Caltanissetta – Santa Ninfa il favorito è Elia Viviani, già vincitore nelle due precedenti volate israeliani. La terza e conclusiva tappa in terra siciliana è quella con il più alto coefficiente di difficoltà, con l’inedito arrivo del Monte Etna. Non il tradizionale di Rifugio Sapienza, ma quello dell’Osservatorio, posto a quasi 1800 metri di altitudine. Una salita insidiosa con pendenze importanti. Bentornato a casa Giro!