Il sortilegio è stato finalmente spezzato. A Gavorrano il Messina è tornato a festeggiare quel successo che mancava dalla terza giornata, quando l’Arzanese venne piegata di misura al “San Filippo”, non senza soffrire, grazie ad un gol di Corona. La prima affermazione esterna del torneo – in gare di campionato i giallorossi non centravano i tre punti dal blitz di Torre Annunziata dell’aprile scorso (il 3-2 sul Savoia, con arbitro Capraro di Cassino, lo stesso del “Malservisi”), mentre in Coppa Italia avevano violato ad agosto il terreno della Vigor Lamezia – ha rilanciato le quotazioni della squadra di Catalano che ha ridotto a tre punti il gap dall’ottavo posto, ultimo utile per centrare direttamente la Lega Pro unica dell’anno prossimo.
A testimonianza dei segnali di crescita già evidenziati nel corso delle sfide pareggiate con Poggibonsi, Chieti e Cosenza, in Toscana, dopo un avvio con qualche pericolo di troppo, vedi i due gol annullati al maremmano Falomi e nonostante le insidie rappresentate da un avversario con una nuova guida tecnica, il Messina è riuscito a pungere agendo prevalentemente di rimessa, con Guadalupi e Ferreira tra i più ispirati. Con il passare dei minuti è emerso il maggiore tasso tecnico dei peloritani ed in particolare l’ex cosentino, utilizzato in posizione più avanzata a supporto di Chiaria, sulla base dell’ormai collaudato 3-5-2, è stato autore di giocate pregevoli (su tutte il tacco per smarcare Ferreira), rivelandosi prezioso anche in fase di copertura.
La rete, arrivata su corner battuto dallo specialista Quintoni, con Silvestri abile a colpire di testa, staccando a centro area, ha ricordato altre marcature pesanti siglate dai difensori nello scorso torneo. Dall’inzuccata di Chiavaro nel derby con il Città di Messina, alle due reti di Ignoffo, entrambe a spese della Vibonese, tutte valse punti preziosi in chiave promozione. E proprio l’esperto centrale palermitano, assente in Toscana, aveva firmato in estate la vittoria del “D’Ippolito” di Lamezia in Coppa Italia. Soluzioni che erano mancate in questo difficile inizio di campionato, nel quale prima di domenica avevano trovato la via del gol soltanto gli attaccanti (tre volte Corona, due Chiaria ed una Parachì). Nuova linfa per una squadra il cui reparto offensivo resta comunque il penultimo del girone. Soltanto il fanalino di coda Arzanese ha infatti segnato di meno.
A confortare c’è inoltre la compattezza del gruppo e la rinnovata solidità della difesa che, pur in condizione d’emergenza, è riuscita a terminare la seconda partita di fila senza incassare reti. Adesso è obbligatoria una certa continuità (il Messina è comunque a quota quattro risultati utili consecutivi) per proseguire la risalita, provando a sgambettare anche chi sta davanti in graduatoria, considerato che gli unici due successi sono maturati contro le attuali ultime della classe. Sabato, in anticipo per gli impegni della Nazionale Under 20 della Lega Pro, la sfida casalinga con il Melfi (arbitro Livio Marinelli di Tivoli, assistenti Bresmes e Marques), da affrontare senza lo squalificato Ferreira, che a Gavorrano ha rimediato il quarto cartellino giallo stagionale, ma con i rientranti Ignoffo e De Bode che hanno scontato i rispettivi stop. Da monitorare, infine, le condizioni di Maiorano, Lasagna e Bolzan, tutti assenti nel vittorioso match in terra toscana.