Davis Curiale ha vinto la personale sfida con Federico Piovaccari e il suo primo gol vale anche tre punti: “Ci siamo tolti un peso enorme, è il successo che ci voleva. Era una partita difficile contro un avversario che stava bene e aveva fiducia. Noi avevamo il morale a terra dopo un po’ di sconfitte. Paradossalmente è stata la prestazione meno convincente a livello di gioco ma siamo stati efficaci e abbiamo sofferto tutti insieme fino alla fine”.
L’ex attaccante del Catania ha offerto una prova convincente non appena ha superato i problemi fisici che lo avevano condizionato: “Giocando si prende ritmo. Ho avuto un problema alla caviglia che mi ha condizionato in allenamento, non riuscivo neanche a camminare. Ho stretto i denti per stare vicino alla squadra. Non stavo bene ma non sono il tipo che si tira fuori. Ho cercato di dare il mio contributo ma non ci sono riuscito. Mi impegnerò sempre l’impegno, anche perché il calcio è la mia vita”.
Nel finale si è temuto di subire un’altra beffa, anche se in realtà il Messina ha gestito senza patemi eccessivi: “Si vedeva anche negli ultimi minuti la pressione che avevamo, i tanti giovani la sentivano. Non era facile. Il Giugliano ha spinto fino alla fine e ci ha messo in difficoltà. Sicuramente non meritavamo l’ultimo posto in classifica, ci mancava qualche punto. Abbiamo fatto tanti errori che abbiamo pagato. Speriamo di farne tesoro e nelle prossime partite avremo avversari che sono più abbordabili”.
Potrebbe essere il successo della svolta definitiva per il campionato dei giallorossi: “A livello mentale sarà fondamentale per sbloccarsi, così come lo è un gol per un attaccante. Servono altri risultati positivi in serie per ricreare entusiasmo. La tifoseria è la nostra arma nascosta: uno stadio che tira e spinge è importante. Possiamo fare ancora meglio, non è stata una grande prestazione. Con i compagni possiamo toglierci belle soddisfazioni. Balde ha qualità, Daga ha fatto due-tre parate decisive e riscattato Catanzaro. Grillo è entrato bene e ha firmato l’assist vincente”.