Si è svolta al PalaNitta di Librino, a Catania, la riunione pugilistica organizzata dalla Catania Ring. In programma due match professionistici e dieci sfide tra dilettanti. Sul ring due giovani pugili dell’Asd Cuba Boxe Club dei maestri Rinaldi, Astone e Guglielmo, che per l’occasione hanno svolto due settimane di preparazione. Gaetano Barbera, élite di seconda serie, 67 kg di peso, ha incrociato i guantoni con il pugile della Golden Fighter Kevine Bazemo, seguito dal maestro Saro Presti.
Prima ripresa vinta dal pugile della Cuba Boxe Club, il quale riesce con il jab e il diretto a mettere in difficoltà l’avversario. Il seconda round è andato al pugile della Golden Fighter, cresciuto vistosamente. La terza e ultima ripresa non è stata disputata, con Barbera costretto alla sospensione cautelativa a causa di un infortunio alla mano destra. L’abbandono per infortunio decreta come vincitore Bazemo. Un peccato non avere potuto assistere alla terza ripresa, che avrebbe offerto al pubblico del PalaNitta un bello spettacolo.
Il secondo portacolori della Cuba Boxe Club, Francesco La Guidara, 75 kg élite seconda serie, ha incrociato i guantoni con Nicolò Lazzaro, tesserato con l’Acireale Boxe del maestro Simone Curcuruto. La Guidara soffre da subito l’altezza è la fisicità del rivalem che pur in maniera scomposta e nervosa riesce a sorprendere il pugile peloritano in diverse occasioni. La prima ripresa si chiude con qualche buon pugno messo a segno da La Guidara, che però non è troppo incisivo. Il pugile messinese ha subito anche due richiami, ritenuti eccessivi dal suo staff, a causa della testa troppo bassa. Spesso però è stato il suo avversario che lo ha costretto ad abbassarlo.
Nella seconda ripresa La Guidara è apparso molto nervoso: è riuscito a mettere a segno qualche colpo in più, ma poi ha subito il terzo e ultimo richiamo ufficiale e di conseguenza la squalifica, decretando prima della fine delle tre riprese la vittoria del pugile di Acireale. Il tecnico Ugo Rinaldi e l’esperto pugile prima serie Paolo Frisone (anche lui all’angolo) si sono detti un po’ amareggiati, ma consapevoli che in poco tempo non si poteva chiedere di più ai loro due tesserati, che hanno sempre messo il massimo impegno in ogni seduta di allenamento, spesso compiendo grandi sacrifici.