(foto Paolo Furrer)
Nel finale di gara, verso l’80’, il tecnico del Messina Gianluca Grassadonia ha accusato un lieve malore: un capogiro che ha imposto una misurazione della pressione ed originato un po’ di apprensione nell’entourage peloritano. Motivo per il quale a presentarsi nell’ampia sala stampa del “San Vito” è ancora una volta il suo vice, Vincenzo Criscuolo., che ha giustificato così l’assenza del capo allenatore: “Ha avuto soltanto un abbassamento di pressione, si scusa per la sua assenza, ma ha subito preso il volo per Firenze, dove sta frequentando un Master. E poi mi voleva concedere un’intervista in più”.
Questa l’analisi di un match avaro di emozioni ma che il Messina avrebbe comunque potuto vincere: “Il risultato è giusto. Non ci sono state alchimie tattiche e tecniche, perché la classifica non è esaltante per nessuna delle due. Speriamo di uscire entrambe da questa posizione. Il rigore fallito poteva influire ancora di più. Li possono sbagliare tutti e Corona è stato decisivo tante volte, per cui non è certo un problema. Abbiamo avuto qualche momento di sbandamento ma ne siamo usciti bene”.
Il cambio di modulo rispetto al 3-5-2 proposto in passato ha imposto una lunga fase di adattamento, non ancora conclusa: “Non siamo soddisfatti al massimo, perché il sistema di gioco nuovo non è stato ancora assimilato al massimo. La gioventù non aiuta, ci vuole tempo per valorizzare elementi che sono comunque di prospettiva. Il contesto tattico ci impone altro lavoro. Siamo in crescita e rispetto a Pagani, dove abbiamo vissuto una gara simile, abbiamo proposto più gioco. Le minori pressioni ci aiuteranno a migliorare ancora”.
“Credo che il risultato sia giusto. Il Cosenza mi è sembrato tutto fuorché una squadra morta. Sono anche loro in una fase difficile, ma non possiamo certo esprimere giudizi su di loro. Sapevamo dopo Lecce che erano vivi e volevano fare bene. Con il passare dei minuti, nella ripresa, è aumentata la preoccupazione: temevamo entrambi di sbagliare. Abbiamo ripiegato sul 4-4-2 anche grazie all’abnegazione ed al sacrificio di Orlando, che anche in passato alle nostre dipendenze aveva agito a sinistra. Speriamo che presto trovi la via del gol. Dovrà ritrovare un po’ come tutti maggiore serenità, che arriverà magari scalando ancora la classifica”.
Sguardo rivolto al futuro con ottimismo: “Abbiamo ottenuto un risultato importante e possiamo adesso preparare al meglio una gara importante con l’Aversa Normanna. Siamo tonici ed atleticamente costanti: d’altronde avevamo lavorato fin dall’estate con Malafronte anche in quest’ottica”.
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