È raggiante per la nuova impresa centrata dal Messina l’allenatore in seconda Vincenzo Criscuolo, che ha conquistato peraltro una ribalta probabilmente inattesa per via delle squalifiche di Grassadonia, costretto anche a Lamezia in tribuna per via di una squalifica: “Il merito va al tecnico, che dà sempre le indicazioni giuste. Io dalla panchina non faccio altro che trasmettere ai ragazzi le sui indicazioni. Con Gianluca peraltro c’è un grande feeling, quasi telepatico. Con lui abbiamo vinto il campionato a Pagani e qui a Messina siamo riusciti evidentemente a fare capire ai ragazzi cosa volevamo da loro. Voglio comunque evidenziare che abbiamo potuto contare sull’apporto di Altamura e Di Muro, professionisti seri, che ci hanno dato una grossa mano e con questo staff siamo riusciti a centrare tutti gli obiettivi prefissati. Abbiamo festeggiato con i tifosi a Lamezia, domenica lo faremo nuovamente speriamo con una grande cornice di pubblico”.
Determinante si è rivelata la capacità di adattamento mostrata dalla squadra: “Avevamo studiato con grande attenzione l’avversario ed anche il campo, che per la verità era in buone condizioni, più regolare di quanto ci saremmo aspettati alla vigilia, dopo le indicazioni raccolte. Nel primo tempo avevamo insistito sulle palle lunghe, imitando l’atteggiamento della Vigor Lamezia. Nella ripresa invece abbiamo tenuto maggiormente il pallone a terra”.
Adesso perfino il podio è un obiettivo alla portata, grazie ai 30 punti conquistati in quattordici giornate, quasi il doppio dei 18 ottenuti nell’intero girone di andata. Teramo e Casertana, matematicamente in C unica al pari del Foggia, sono distanti appena tre lunghezze, mentre i pugliesi vantano due lunghezze di margine sui peloritani, che hanno consolidato il quinto posto. Le due inseguitrici, Ischia e Melfi, si affronteranno peraltro domenica prossima in uno scontro diretto che potrebbe farle rallentare ulteriormente.