Ad agosto si è trasferito al Bologna, ritrovando la massima serie a distanza di cinque anni dalla precedente esperienza vissuta col Bari. Il difficile avvio di stagione dei felsinei, neopromossi in A, ha reso però in salita la strada per Marco Crimi, ingaggiato a titolo definitivo dal club rossoblù nell’ambito di un’operazione che ha portato Paponi a compiere il percorso inverso. Per il centrocampista classe ’90 il debutto è avvenuto già alla prima giornata sul terreno della Lazio, ad appena 48 ore dalla firma sul contratto. Resta quella, fin qui, l’unica apparizione stagionale per il calciatore messinese, che negli ultimi anni aveva brillato in B con le maglie di Grosseto e Latina, oltre a conquistare l’argento con l’Under 21 di Mangia nell’Europeo del 2013.
Il cambio di allenatore, da Delio Rossi a Donadoni, resosi necessario in virtù dei soli 6 punti collezionati in 10 giornate, ha poi consentito al Bologna di risalire in classifica, portandosi a +5 sulla zona retrocessione. “Il mister Donadoni – spiega Crimi – ha portato una certa tranquillità nel gruppo, facendo sì che tirassimo fuori quelle doti che in precedenza non riuscivamo sfortunatamente a far emergere. In estate è stata costruita una squadra nuova, eravamo in tanti ad essere arrivati da poco ed abbiamo fatto di tutto per accelerare i tempi. Col passare delle settimane quei meccanismi hanno portato a conquistare dei punti importanti. Abbiamo una rosa competitiva e l’obiettivo principale è ottenere la salvezza”.
Per il 2016 è questo l’auspicio di Crimi che guarda comunque avanti con fiducia, facendo leva su quel temperamento che lo contraddistingue anche sul rettangolo verde: “Spero di giocare il più possibile, ma fare parte di una squadra di Serie A aiuta comunque a crescere ed è fondamentale per migliorarsi, soprattutto per me che venivo da vari campionati disputati in B”.
Cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Messina, per poi andare in prestito all’Igea Virtus, il centrocampista è ovviamente legatissimo alla squadra della sua città: “Ho visto qualche gara in streaming e mi ha fatto piacere che il Messina sia partito forte, resta la squadra del mio cuore. Poi ha perso qualche posizione in classifica, ma penso potrà dire la sua in un campionato, molto difficile, come il girone C della Lega Pro. Vestire un giorno la maglia giallorossa? E’ il sogno di chiunque giocare per la squadra della propria città. Tifo molto anche per il Latina. Lì sono cresciuto tanto e porto dunque nel cuore quell’esperienza”.
Da testimonial dell’AICS, durante il “Gran Galà Jano Battaglia” di fine anno riesce sempre a conquistare tutti per la sua semplicità. Immancabili le foto ricordo con i tanti calciatori in erba. “Mi fa sempre molto piacere partecipare ad un evento del genere. Inoltre mi rivedo in quei bambini, poichè anch’io da piccolo ero felice di osservare i calciatori che giocavano nelle serie maggiori. E poi è bello stare insieme al presidente Lillo Margareci ed all’amico Alessandro Cacciotto, so quanto impegno ci mettono nelle loro attività”.