Il 31enne messinese Giovanni Costantino è il nuovo allenatore dell’Aland United, che milita nella serie A finlandese e ha anche conquistato due titoli tra il 2009 ed il 2013, qualificandosi alla Champions League. Per il giovane tecnico peloritano determinati i successi conquistati negli ultimi due anni e mezzo alla guida delle giovanili del Futura, società di serie C, che ha trionfato nelle categorie Under 12, 13 e 15. Costantino guidava infatti sia le squadre maschili che femminili.
Ex calciatore di Pistunina, Atletico Messina e Santa Margherita, ha appeso le scarpette al chiodo dopo un anno in Alto Adige. Poi l’avvio della precoce carriera da allenatore: “Prima ho fatto un po’ di scouting, poi da assistente ed infine nell’ottobre del 2013 mi sono trasferito in Finlandia, seguendo il pescarese Roberto Nuccio, che era allenatore e direttore del settore giovanile del Futura”.
L’approdo a Lemland, sulle isole Aland, arcipelago autonomo di lingua svedese, è stato agevolato dai buoni risultati ottenuti proprio nel centro di Porvoo, a est di Helsinki: “Con il Futura abbiamo partecipato ad un torneo giovanile. Il loro allenatore precedente si è dimesso e quindi sono bastati pochi giorni di trattativa per definire il tutto. Sono giorni pieni di emozioni e cambiamenti, non è stato facile lasciare un buon club ed amici con cui abbiamo vissuto anni fantastici. Ma ho avuto questa grande opportunità e ho accettato”.
Come nel caso di Lello Di Napoli a Messina, Costantino ha dovuto chiedere una deroga: “Dopo avere frequentato il corso di match analyst a Coverciano ho ottenuto a Torre del Grifo il patentino Uefa B, sufficiente per allenare in D. Per la Lega Pro e la A finlandese serve invece l’Uefa A. Spero che il club definisca al più presto queste procedure burocratiche anche perché adesso dobbiamo correre. Tra due settimane inizia la Coppa e tra un mese il campionato”.
Adesso guida una rosa ristretta: “Abbiamo appena 17 giocatrici, dodici delle quali hanno firmato un contratto professionistico, e dovremo quindi stare attenti ad eventuali infortuni e squalifiche. Siamo su una piccola isola e non è facile convincere molte atlete…”. Un’autentica multinazionale: “Sono poche le locali, come la Nazionale Julia Tunturi. In squadra abbiamo infatti un’estone, una svedese, una scozzese, una messicana, una statunitense, una giapponese e la nigeriana Cynthia Uwak, già due volte pallone d’oro in Africa”.
Costantino dialoga ovviamente in inglese, con un’eccezione: “In rosa c’è anche la nazionale portoghese Raquel Pega Infante e con lei parlo in spagnolo ed in italiano, dal momento che ha giocato nel nostro paese, nel ravennate. Quella italiana è una delle migliori scuole al mondo, ma contano tanto preparazione ed attitudine. Ci sono buoni tecnici anche qui o in Svezia. La qualità tecnica è discreta e con un adeguato lavoro atletico diventa tutto più facile. Proverò a trasmettere alle ragazze le mie idee”.
In Finlandia lo sport nazionale resta l’hockey su ghiaccio e Costantino è chiamato a lavorare principalmente sulle motivazioni: “Sono molto curioso e quindi ho chiesto al direttore generale di illustrarmi la loro storia. Hanno una grande identità. La cultura e la mentalità sono però completamente differenti. I giovani vanno stimolati a seguire il calcio mentre in Italia a quest’età hanno già troppi sogni, aspirazioni e pressioni”.
Per certi versi un aspetto positivo anche se bisogna lavorare dal punto di vista dell’agonismo: “Il loro temperamento è inferiore al nostro. Bisogna scuoterli psicologicamente. Il calcio femminile comunque è migliore del maschile a livello di ranking ed anche economicamente girano buone cifre. La qualità arriva dalle straniere”.
Necessario prendere spunto dall’Islanda, che pur avendo appena 320.000 abitanti si è qualificata ad Euro 2016: “La Finlandia sfiora i 5 milioni e mezzo ma non è mai riuscita ad accedere ad Europei o Mondiali. Ha avuto comunque qualche campione, come la stella dell’Ajax Jari Litmanen e la bandiera del Liverpool Sami Hyypia, ed oggi Roman Eremenko (150 presenze tra Dinamo Kiev e Rubin Kazan, ndc)”.
Anche a distanza di oltre 2.500 chilometri, Costantino non dimentica le sue origini: “Seguo sempre il Messina, dopo tanti anni vissuti in Curva Sud. E sinceramente sono contento che siano rientrate le dimissioni di Argurio e Manfredi”. Giovanni è aggiornatissimo quindi, anche se adesso vive nell’isolata Lemland, che conta poco più di 1.800 abitanti. Dalla Sicilia gli giunge l’in bocca al lupo di tanti concittadini.