A fare il suo nome, a più riprese, è stato proprio Rocco Arena, presidente in pectore del Città di Messina. E Massimo Costantino, in fondo, è milanese proprio come l’imprenditore che già guida il Cfi Alicante in Spagna, anche se ormai da quarant’anni è residente a Lamezia.
Ai nostri microfoni non nasconde la soddisfazione per l’accostamento a una grande piazza, seppure in declino: “Ho letto di questi accostamenti, all’Acr prima e al Città adesso. Sinceramente non c’è alcuna trattativa in essere, ma fa comunque piacere. È una soddisfazione, parliamo di una squadra e di una città importanti, con una tifoseria che merita la B. Sono reduce da un’ultima annata nella Sanremese (esperienza conclusa nel marzo 2018, ndc), in una bella piazza, ma chiaramente di dimensioni differenti. In precedenza tante esperienze in C”.
Il Messina peraltro lo ha già incrociato a più riprese da avversario, e non soltanto in C con la Vigor Lamezia: “L’ho sfidato due volte con la Rossanese già in D, nel 2009-2010. Strappammo un doppio pareggio: un 2-2 casalingo con doppiette di Di Napoli e Vegnaduzzo, mentre al ritorno finì 1-1 con le reti di Dominguez e Sarli per il Messina”. A proposito di corsi a ricorsi storici, sulla panchina giallorossa in quei due match c’era Pietro Infantino.
Costantino ha incrociato anche l’uomo mercato indicato da Arena: “Non conosco personalmente il presidente, che d’altronde ha lavorato al Nord Italia e in Spagna. Discorso diverso invece per Marco Rizzieri, che è stato direttore sportivo a Barletta. Siamo stati avversari, ma non abbiamo lavorato assieme. Ho avuto peraltro dei giovani del Torino in squadra, sia nella Vibonese che nella Vigor Lamezia. È il caso del difensore Gabriele Franchino”. Arena è tifosissimo dei granata e nelle prossime ore si capirà se Costantino sbarcherà davvero in riva allo Stretto.