A Troina il Fc Messina scenderà in campo per l’ottava volta dal 31 gennaio. Il tecnico Massimo Costantino ritiene inevitabile il turnover. Con il gruppo sarà comunque presente l’acciaccato Agnelli: “È fisiologico pensare a dei cambi perché giocare ogni tre giorni lo richiede e nessuno può sostenere tanti impegni senza variazioni. Al di là di acciacchi che fanno parte del gioco e dei pensieri tattici qualche modifica rispetto al Dattilo è anche normale. Certamente è diventata una consuetudine quella di stare tutti insieme in trasferta, anche con chi non può essere presente. Lo vogliono i ragazzi e io sono d’accordo”.
La lotta tra le prime cinque della graduatoria è davvero serrata e i punti in palio valgono doppio: “Giocando può venire fuori qualche dolorino per cui le ultime valutazioni le faremo domenica e decideremo gli undici nelle condizioni migliori. Le gare decisive non sono soltanto le ultime, ma lo è anche questa di domenica. Ogni gara è una finale, il torneo non va guardato a lungo termine e pure con il Troina sarà una piccola finale”.
L’ex allenatore della Vigor Lamezia è consapevole delle grandi qualità dell’avversario, spesso capace di esaltarsi tra le mura amiche: “Troveremo una squadra affamata di punti lo sappiamo. Questo Troina ha qualità perché Aperi, Ficarrotta e Di Grazia potrebbero giocare in qualsiasi squadra in D. Qualcuno l’ho pure allenato come l’ex Balistreri, hanno gente importante e di prima scelta. Fanno buone cose e sono certo che ci metteranno in difficoltà perché sono una squadra temibile, che richiederà il massimo rispetto”.
A quindici mesi di distanza, Costantino ha ritrovato un grande spogliatoio: “Trovo una similitudine con l’Fc dello scorso anno. Il gruppo, l’appartenenza a questa maglia, ai colori e a quella che è una famiglia. È positivo ed è normale che quest’anno ci sia qualche giocatore in più, abbiamo più scelta e qualità. Il Troina è normale che insegua altri obiettivi rispetto ai nostri ma non ci faremo ingannare dagli ultimi risultati negativi perché sono solo momenti che nel calcio ci stanno“.