Il tecnico del Fc Messina Massimo Costantino analizza con onestà ed equilibrio il match raddrizzato in extremis a Rotonda. Ancora una volta prevale il rammarico per non avere sfruttato a dovere una buona mole di palle gol, soprattutto nel primo tempo: “Siamo incazzati con noi stessi. Sapevamo di venire qui a giocare contro una buona squadra che ha giocato con una ferocia e cattiveria agonistica senza precedenti, come fosse l’ultima partita prima della conclusione della stagione. Onore al nostro avversario ma noi abbiamo molte colpe per la nostra imprecisione, abbiamo subito soltanto un tiro in porta e mostrato molto nervosismo”.
L’allenatore calabrese ammette i limiti palesati in trasferta dal suo gruppo, che però come a Troina ha avuto la forza di raddrizzare il match in extremis: “Siamo stati stupidi e troppo nervosi per gli errori di assistente e arbitro. Questo non deve avvenire perché siamo una squadra matura che doveva giocare diversamente. Siamo però uomini che hanno ripreso la gara alla fine e al 94′ abbiamo anche sfiorato un successo meritato con Lodi. Siamo stati fin troppo imprecisi perché abbiamo tirato moltissimo ma quasi sempre fuori dallo specchio della porta, eccetto tre parate del portiere. Siamo dispiaciuti ma sappiamo dove abbiamo commesso gli errori”.
Costantino non vuole comunque arrendersi in anticipo, a sei giornate dal termine di un torneo in cui l’Acr Messina capolista mantiene saldamente tra le mani il proprio destino: “Senza il nostro pareggio finale avremmo parlato di altro, dobbiamo essere positivi e guardare il bicchiere un po’ più pieno perché restiamo in corsa. Siamo comunque vivi e lotteremo sino alla fine. Abbiamo fatto lo stesso risultato degli altri, avremmo potuto vincere noi come loro. C’è una gara in meno ma siamo ancora in corsa. La prossima gara però dovremo essere più sereni perché generalmente quando siamo sereni otteniamo il massimo”.