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Costantino: “Grande soddisfazione aver completato il lavoro. Gruppo super”

I cinque mesi della gestione di Massimo Costantino si concludono col successo dei playoff, a testimonianza del connubio forte stretto tra tecnico e squadra: “Non finirò mai di lodare e ringraziare la squadra per quanto fatto. Adesso le parole non servono e credo che le ultime sette vittorie consecutive dimostrino ciò che dico. Abbiano superato anche squadre importanti come Acireale e Gelbison, è la dimostrazione del valore del nostro gruppo. Da solo non avrei potuto fare nulla. C’è stata subito empatia con i ragazzi anche perché conoscevo molte persone che lavorano dietro le quinte. È stato tutto più facile per me ed è la dimostrazione che non sarei dovuto andare via lo scorso anno”.

Costantino, Da Silva e Palma
Mister Costantino con Da Silva e Palma (foto Marco Familiari)

L’anno si chiude con una prestazione di valore per il Fc, che al di là della superiorità numerica sin dai primi minuti ha mostrato l’atteggiamento giusto: “La squadra aveva una grande voglia di vincere e credo che avremmo ottenuto il risultato indipendentemente dalla superiorità, però è innegabile che la decisione del doppio cartellino giallo è giusta e ha agevolato il nostro compito dandoci una superiorità numerica ben sfruttata”. 

Sul campo il gruppo peloritano ha ottenuto un successo che dovrà essere corroborato dalla società: “Ovviamente adesso la palla passa a loro. Sono strafelice perché tutti due mesi fa dicevano che i playoff non servivano a nulla ma noi non ci siamo fidati, ci abbiamo creduto e pian piano abbiamo capito che grazie alla nostra media punti saremmo stati tra i primi nella graduatoria per il ripescaggio. In Italia storicamente c’è sempre qualcosa che non va nelle iscrizioni e quest’anno si è operato un cambio nel regolamento con le formazione di D vincenti i playoff che precedono le retrocessa dalla C. Siano i decimi ad aver vinto il campionato, ma non se prenderemo il posto del Gozzano. Quello ottenuto sul campo ci spetta di diritto”.

Fc Messina
Foto di gruppo per il Fc Messina sotto la Tribuna (foto Marco Familiari)

Difficile accettare la separazione dello scorso anno ma con la città il tecnico calabrese ha stretto un legame profondo e ottenuto un pronto riscatto: “A Messina mi trovo molto bene, altrimenti non sarei riuscito a ottenere questi risultati. Da solo non fai niente, non esistono i maghi o gli strateghi della tattica. Lo scorso anno a novembre ero amareggiato e non mi è andata giù di essere stato esonerato ma da grande professionista quale sono con venti anni di carriera alle spalle l’ho accettato. Ho trovato diversi calciatori che hanno sposato a prescindere sia il progetto societario che le mie idee tecniche, per cui è una grande soddisfazione l’aver raggiunto questo obiettivo dopo il percorso iniziato lo scorso anno. Ci siamo riusciti e questa era la cosa che maggiormente contava”. 

Costantino
Costantino ringrazia i suoi calciatori in panchina

Ai presenti in sala stampa il tecnico dispensa un elogio per l’obiettività mostrata nei giudizi: “Vi ringrazio perché avete sempre lodato la squadra e criticato quando lo meritavamo. In città non è vero che non abbiano sostenitori, l’affetto lo respiriamo in giro e al di là di marchi o altro abbiamo sempre dimostrato cuore e attaccamento e questo ci viene riconosciuto”. 

Equilibrio tra i reparti e unione dello spogliatoio i pregi in una stagione lunga, faticosa ma comunque positiva: “Abbiamo sempre mantenuto un grande equilibrio in campo, la difesa arcigna e la squadra hanno lavorato bene e l’attacco ha segnato tanto. Non abbiamo avuto paura di giocare a calcio ed è importante. Poi tattica e sistema di gioco passano in secondo piano. Avete visto un ragazzo come Giuffrida, che ha chiuso anzitempo la stagione ma ha rinunciato ad andare fuori, rimanendo volentieri con la squadra a Messina per curarsi grazie agli ottimi sanitari. La nostra arma in più è stata l’unione anche con chi è rimasto fuori, dai calciatori al magazziniere che hanno dato sempre il proprio apporto. Siamo tutti uguali e valiamo tutti allo stesso modo”. 

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