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Messina

Costantino: “Che rammarico. Troppe interruzioni, era il mercatino del pesce”

Dopo il Licata, il Biancavilla. Il Fc Messina subisce una nuova rimonta e vede sfumare due punti che sarebbero stati pesantissimi per la sua classifica. A fine gare il tecnico Massimo Costantino non nasconde tutto il suo disappunto.

“Sapevamo che esiste la compensazione. La prima cosa che ci siamo detti nello spogliatoio nell’intervallo era di non toccarli in area. Ma purtroppo al rientro in campo è arrivato subito un fischio. Poi abbiamo subito il secondo, a mio avviso sbagliato, perché l’intervento mi sembrava fuori area, e perso una possibile vittoria. Peccato, perché episodi così vanificano la prestazione e una lunga fase di possesso, sono determinanti”.

Marchetti e Fissore
Alessandro Marchetti e Matteo Fissore (foto Familiari)

L’allenatore peloritano non si dà pace per una ripresa in cui il gioco è stato continuamente spezzettato, penalizzando la sua squadra: “Siamo scesi in campo per vincere ma non è facile giocare con interruzioni continue, c’era un fischio ogni quindici secondi. Sembrava il mercatino del pesce o della frutta più che una partita di calcio. Lo abbiamo permesso e anche il direttore di gara lo ha consentito. E quindi non siamo riusciti a esprimerci come volevamo”.

Al di là della contestata condotta arbitrale, non manca l’autocritica, anche perché il Fc non ha mai mantenuto la porta inviolata e ha già subito sette reti nelle prime quattro partite: “L’avevamo chiusa con il 3-0 di Carrozza, vanificato dal palo. Sono rammaricato, perché non siamo più riusciti a giocarcela e quando non te lo consentono devi essere bravo a vincerla comunque. Se non te lo permettono devi calarti nella parte”.

Domenico Marchetti
Domenico Marchetti ha guidato la difesa peloritana (foto Familiari)

In vista del match con il lanciatissimo Palermo capolista, a punteggio pieno e già a +7 sui peloritani, Costantino chiede ai suoi di cambiare atteggiamento: “Loro scenderanno in campo per vincere. Ce la giocheremo, la nostra filosofia resta quella. Dovremo calarci nel girone, essere meno belli ma più pratici, svegli, cinici e cattivi. Fino al secondo rigore abbiamo controllato tranquillamente la partita, non ricordo un intervento importante del nostro portiere. A difesa schierata abbiamo commesso invece l’errore che ha originato il 2-2”.

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