Con l’obiettivo di valorizzare i giovani calciatori selezionabili per le Nazionali giovanili e contribuire alla crescita complessiva del nostro movimento calcistico, la Federazione Italiana Giuoco Calcio ha ufficializzato l’introduzione delle Seconde squadre in Serie C dalla stagione 2018-2019, per poi andare pienamente a regime dalla stagione sportiva successiva.
Dopo un’attenta analisi del contesto europeo di riferimento, dal quale si evince che nei principali campionati europei la maturazione di un calciatore avviene più velocemente grazie al suo utilizzo nelle Seconde squadre, anche l’Italia adotta un modello di sviluppo che prenderà il via attraverso l’integrazione di Seconde squadre dei club di Serie A in caso di eventuale vacanza di organico a 60 squadre in Lega Pro, si legge sul portale della Figc.
“È una riforma di cui il calcio italiano sentiva l’esigenza per allinearci e per provare a colmare il gap con gli altri movimenti calcistici europei – afferma il vice commissario FIGC Alessandro Costacurta – perché consentirà a tanti giovani calciatori di maturare e far crescere la qualità dei nostri campionati e delle Nazionali azzurre, a partire dall’Under 21”.