L’annuncio del Comune ha scatenato la reazione della proprietà dell’ACR Messina e dei tifosi, che si sono scagliati a gran voce sui social network contro la decisione della Giunta Accorinti, che ha affidato alla società di Carmelo Costa l’organizzazione di due concerti al San Filippo. Il diretto interessato, raggiunto telefonicamente a Milano, tiene a rassicurare il club e gli appassionati: “Sono meravigliato da questa reazione. Gli stadi sono costruiti in tutto il mondo anche per ospitare grandi concerti. A Messina peraltro abbiamo già portato due volte Vasco Rossi nel periodo estivo. Lo sport e lo spettacolo dovrebbero andare a braccetto, sono due aspetti diversi ma comunque importanti. E da noi in Sicilia c’è fame di calcio ma anche di eventi musicali. Sono pronto ad incontrare il presidente Lo Monaco per confrontarmi con lui e fugare ogni legittimo dubbio”.
L’imprenditore catanese tiene ad evidenziare l’innegabile indotto che sarà garantito dalle due date: “Le ricadute economiche sono pari a qualche milione di euro. Secondo uno studio della Camera di Commercio, citato recentemente dal sindaco di Roma, addirittura sette volte superiori all’incasso. A Messina magari la risposta sarà più contenuto, ma attendiamo comunque 65.000 spettatori, 40.000 per Vasco Rossi e 25.000 per Jovanotti”.
Lo Monaco ha contestato l’entità dell’introito riconosciuto al Comune, pari a 15.000 € (IVA esclusa) per concerto: “Noi ci siamo lamentati perché è molto alta se la raffrontiamo a tante altre realtà! A Roma il Comune ha incassato 7.800 € per il concerto dei Rolling Stones al Circo Massimo. A Messina ne sborseremo almeno sei volte tanto per due date: 36.600 € per i due eventi, più 500 € per ogni giorno di utilizzo effettivo dell’impianto. Aggiungete infine i costi che sosterremo per ripristinare il manto erboso”.
Tra un anno il Messina potrebbe infatti scendere in campo pochi giorni dopo il secondo concerto per la gara di Coppa Italia: “Il prato soffre un po’ questi eventi ma sarà ripristinato come in passato a spese nostre. Avendo l’esperienza dei precedenti concerti al San Filippo, copriremo il terreno con un manto protettivo. Dove si collocherà il pubblico sarà necessaria una carotatura, mentre sotto il palco dovremo sostituire le zolle”.
Costa è convinto che in nessun caso gli organizzatori creeranno effettivi disagi: “Il secondo evento non si terrà in una data successiva all’1 agosto in modo che se anche fossero necessari dieci giorni per la manutenzione lo stadio sarebbe disponibile comunque per l’esordio ufficiale. In tal senso tengo ad evidenziare che l’anno scorso ad Udine è stato organizzato un concerto di Vasco Rossi sei giorni prima di una partita della Nazionale Italiana. Hanno triplicato i turni di lavoro e la gara si è giocata regolarmente. In questi giorni San Siro sta ospitando dodici concerti, compresi quelli di Pearl Jam e One Direction e Milan ed Inter hanno ottenuto giustamente le necessarie garanzie”.
Vice-presidente nazionale di Assomusica, l’imprenditore catanese vanta un curriculum sterminato: “L’anno prossimo celebrerò il mio 40esimo anno di attività proprio a Messina. Ho organizzato 5.500 spettacoli, ovviamente soltanto una parte negli stadi. Quest’anno curiamo sette eventi a Taormina, dove porteremo tra gli altri i Negramaro, Gianni Morandi, Giorgia, James Blunt e Gigi D’Alessio”.
Costa è consapevole che per la perfetta riuscita degli eventi il Comune dovrà comunque impegnarsi: “Abbiamo chiesto un parere preventivo alla Commissione di Vigilanza ed adeguate garanzie sulla viabilità. Il ripristino del muro è indispensabile, ad esempio per il passaggio delle ambulanze e quindi in ottica sicurezza. Purtroppo c’è chi dovrà parcheggiare lontano e quindi raggiungerà lo stadio con appositi bus navetta. Abbiamo ottenuto la delibera del Comune soltanto in zona Cesarini. Concerti di questo tipo vanno organizzati un anno prima, altrimenti saltano. La prevendita dovrà scattare infatti già a settembre 2014”.