Il Messina sprofonda al terzultimo posto, scavalcato anche dalla Juventus Next Gen. In sala stampa per commentare una nuova sconfitta il resposabile dell’area tecnica Angelo Costa: “Era una partita importante. Se non altro la sconfitta casalinga della Casertana, la prima squadra fuori dai playout, lascia invariata la distanza dalla zona salvezza. Prima del gol l‘avevamo gestita fino al 70’ in maniera tranquilla, poi la Juventus ci ha punito su un nostro errore, quando abbiamo giocato dietro su un’uscita sbagliata. Non abbiamo reagito come avremmo dovuto ma potevamo avere più fortuna in un paio di occasioni. In questo periodo, per varie vicissitudini, ci sta girando così”.
Colpiscono i lunghissimi silenzi del presidente Sciotto e del tecnico Modica: “Qualcuno la faccia ce la deve mettere. Il direttore Pavone è andato via, io dietro le quinte da due anni porto avanti il mio lavoro. Dobbiamo trovare una quadra e reagire, riorganizzando tutto per cercare di tirarci fuori al più presto possibile da questa situazione, che non è ancora drammatica. Lo scorso anno abbiamo chiuso il girone di andata a 19 punti, perdendo anche la prima di ritorno e la quota salvezza dovrebbe essere più bassa rispetto allo scorso campionato”.
La contestazione ad oltranza del tifo oraganizzato, assente anche a Biella per l’ostilità alle squadre B, non aiuta: “Sicuramente a Messina non stiamo un vivendo un clima ottimale. Non è una giustificazione per quello che facciamo in campo, ma nel corso delle settimane influisce, soprattutto a livello mentale. La nostra è una squadra giovane e molti ragazzi si affacciano per la prima volta al professionismo. Siamo consapevoli che dobbiamo continuare a lavorare, trovando un po’ di tranquillità che ci manca, per fare bene come ad inizio stagione e rialzare la testa”.
Il Messina si sente nel mirino della critica, anche al di là delle contestazioni giudicate legittime: “Le chiacchiere non fanno bene, come gli insulti gratuiti che certe volte si subiscono. Questo non è il modo di amare il Messina: si viene allo stadio a contestare, ma mai scendendo nel personale. Volere bene al Messina è capire che ci sono delle difficoltà e in queste ci devono aiutare e sostenere. Siamo diventati tutti allenatori e direttori sportivi, nessuno pensa al momento che stanno vivendo questi ragazzi. Scusate lo sfogo, ma ci sono tanto lavoro e fatica dietro e sentirsi isolati è brutto mentre ci ha fatto piacere vedere tanti messinesi a Biella“.
Non è chiaro se a Costa verrà affidata anche la gestione del prossimo mercato invernale ma il dirigente non getta la spugna: “Non eravamo fenomeni lo scorso anno né siamo diventati asini quest’anno. Sono condizioni diverse e conosciamo le problematiche, sappiamo su cosa intervenire. Possiamo ancora costruire la salvezza. Faremo di tutto per far sì che il Messina possa migliorare ma fateci lavorare in un clima sereno, soprattutto a livello mediatico. Purtroppo oggi si vive sui social e settimanalmente tutto quello che avviene i ragazzi lo assimilano, questo ha ripercussioni nella quotidianità e sul campo”.
Il 16 dicembre la proprietà dovrà versare un altro bimestre di stipendi e contributi ma Costa ritiene che se ne sia parlato eccessivamente: “Questi sono aspetti societari, che competono il presidente e non noi ma mi risulta che non dovrebbero esserci problemi. Da venti giorni si parla soltanto di questo e si turba ulteriormente la squadra. Una settimana si attacca il mister, poi magari si vince e il mirino si punta sulle scadenze federali. Di cosa vogliamo parlare, vogliamo discutere Modica? Il campionato finisce il 27 aprile, lo scorso anno, lo ripeto, abbiamo chiuso l’andata a 19 punti, a -5 dalla salvezza diretta, adesso siamo a 16, a- 4 dalla salvezza diretta”. Non che questo rappresenti una grande consolazione, anche perchè le prossime due avversarie sono Potenza e Cerignola…