Giovedì 26 ottobre 2017, la Costa d’Orlando Basket ha trasmesso al Sindaco di Capo d’Orlando i risultati di una petizione popolare avviata il 16 ottobre 2017 e finalizzata ad ottenere il permesso di poter giocare al “PalaFantozzi” le partite interne di Serie B. Sono state raccolte quasi 700 firme per la petizione cartacea, cui vanno aggiunti 328 sottoscrittori delle petizione online, anche quest’ultima avviata negli scorsi giorni.
Di seguito, ripercorriamo passo dopo passo gli eventi che hanno portato la Costa d’Orlando Basket ad avviare la succitata petizione.
Ormai da un mese la Costa d’Orlando Basket non ha una casa dove poter disputare le gare interne del campionato di Serie B con il proprio pubblico a sostenerla. Il Comune di Capo d’Orlando, nonostante le numerose richieste da parte della Società biancorossa, non ha infatti mai concesso al club di poter utilizzare il “PalaFantozzi”, eccezion fatta per la sfida contro la Tiber Roma, disputatasi in data 8 ottobre 2017.
Già dallo scorso anno la Costa d’Orlando Basket chiede al comune paladino la possibilità di usufruire della struttura di Piazza Peppino Bontempo, previo pagamento dell’affitto secondo come da regolamento, senza mai aver avuto riscontri positivi. In data 4 novembre 2016, infatti, la Società biancorossa aveva regolarmente richiesto una disponibilità di orari per gli allenamenti della squadra al “PalaFantozzi” per la stagione 2016/2017. Autorizzazione non accordata.
Il 21 gennaio 2017, ampiamente nei termini in modo da prevenire qualsiasi tipo di problema o incompatibilità di orari, la Costa d’Orlando fa richiesta per l’utilizzo, per la stagione 2017/2018, del “PalaFantozzi” per gli allenamenti e le gare ufficiali della squadra, sottolineando la disponibilità ad un incontro per verificare eventuali orari alternativi nel caso in cui la struttura fosse già occupata negli orari richiesti. Ancora una volta nessuna autorizzazione o incontro.
Il 21 giugno 2017 il comune di Capo d’Orlando notifica con comunicazione PROT.N. 16385 l’attivazione del procedimento per l’assegnazione di spazi d’uso presso gli impianti sportivi del Comune di Capo d’Orlando per la stagione sportiva 2017/2018, con scadenza fissata per il 10 luglio 2017.
A seguito di tale comunicazione, la Costa d’Orlando si adopera immediatamente per fornire la documentazione necessaria nei termini previsti. Così, il 7 luglio 2017, la Costa d’Orlando comunica al comune di Capo d’Orlando di aver avviato tutte le procedure per l’iscrizione al campionato di Serie B, trasmettendo documentazione completa per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali per la stagione sportiva 2017/2018. La Società biancorossa richiede dunque la possibilità di poter usufruire del “PalaValenti” per le attività di settore giovanile e del “PalaFantozzi” per allenamenti e gare ufficiali della prima squadra.
A questa richiesta, il 13 luglio 2017, il comune di Capo d’Orlando notifica la non autorizzazione all’utilizzo dell’impianto di Piazza Peppino Bontempo poiché il club biancorosso “richiede l’utilizzo della struttura, in orari e date già in utilizzo dalla società concessionaria”, avendo il comune “ricevuto come da convenzione in data 26 giugno 2017, schema di utilizzo degli orari della struttura del “PalaFantozzi” dalla società concessionaria (Orlandina Basket)”.
Arrivato il “no” da parte del comune per l’utilizzo del “PalaFantozzi”, dopo regolare richiesta, il 30 agosto 2017 la Costa d’Orlando Basket riceve in uso l’impianto denominato “PalaValenti”, dietro l’impegno della Società a realizzare i lavori di adeguamento della struttura per la Serie B, che richiede un minimo di 400 posti per il pubblico. Il problema dell’impianto in cui disputare l’attività sportiva sembra finalmente risolto ma dai primi rilievi risulta immediatamente chiaro che i lavori di adeguamento della struttura richiederanno molto più tempo del previsto. In più, la deroga della FIP per l’utilizzo del “PalaValenti” è valida solo per il girone di andata, che si chiude a dicembre.
A questo punto, visto il nuovo profilarsi della impossibilità di disputare il campionato a Capo d’Orlando, il 19 settembre 2017 la Costa decide di inviare una nuova richiesta di utilizzo del “PalaFantozzi” previo pagamento dell’affitto alla società concessionaria in attesa del completamento dei lavori al “Palavalenti”. Il 29 settembre 2017, però, il Sindaco orlandino risponde alla richiesta in questione non solo rifiutandone il toto il contenuto ma anche sollecitando la Società a realizzare i lavori di adeguamento nel più breve tempo possibile.
Dopo aver completato vari sopralluoghi con diverse imprese, in data 6 ottobre 2017, a seguito della relazione ricevuta dagli ingegneri Giuseppe Paparone e Luciano Spurio che dichiarano “non utilizzabile per alcuna attività sportiva” il “PalaValenti”, la Costa d’Orlando richiede al comune di Capo d’Orlando “di predisporre gli atti necessari all’inizio dei lavori d’intesa con i predetti professionisti di fiducia della Società scrivente”. I lavori da effettuare sono ingenti, sia in termini economici che di tempo. Per non bloccare l’attività sportiva di tutte le società che usufruiscono del “PalaValenti”, appare evidente che sarebbe preferibile posticipare l’inizio dei lavori una volta conclusi i campionati.
Intanto, confermando quanto asserito dai tecnici il 6 ottobre 2017, la Questura di Messina comunica alla Costa d’Orlando Basket che il “PalaValenti” risulta inagibile per partite di basket in presenza di pubblico causa mancanza documentazione aggiornata: l’ultima fornita infatti risale al 2005. Visti i tempi previsti per i lavori necessari a rendere agibile la struttura di via Andrea Doria, la squadra si ritrova ancora una volta senza una struttura utilizzabile non solo per la disputa delle gare ufficiali, ma anche per svolgere qualsiasi attività sportiva, giovanili comprese.
Nella medesima data, quindi, il club biancorosso chiede nuovamente al comune, oltre alla possibilità di poter disputare la partita del campionato di Serie B contro la Tiber Roma in data 8 ottobre 2017 al “PalaFantozzi”, la possibilità di utilizzare, almeno per le gare ufficiali del torneo di Serie B, la struttura di Piazza Peppino Bontempo, sempre limitandosi al periodo strettamente necessario allo svolgimento dei lavori di adeguamento. Anche in questo caso, però, il comune di Capo d’Orlando non fornisce alcuna risposta.
A qualcuno potrebbe sorgere spontanea una domanda: perché richiedere il “PalaFantozzi” al comune di Capo d’Orlando e non alla società concessionaria? Perché l’art. 4 della convenzione tra il comune di Capo d’Orlando e l’Orlandina Basket relativamente all’utilizzo del “PalaFantozzi” prevede espressamente che “L’Amministrazione comunale si riserva per carenza documentata di spazi alternativi la possibilità di far utilizzare alle tariffe comunali l’impianto da parte di società sportive, federazioni ed enti di promozione sportiva, per l’espletamento dall’attività ufficiale”.
Nonostante tutto ciò, il Comune di Capo d’Orlando nelle scorse settimane ha continuato ad ignorare le richieste della Costa d’Orlando Basket, costretta in data 25 ottobre 2017 ad “emigrare” a Sant’Agata di Militello per disputare la partita di campionato contro Battipaglia.
Questo è l’incredibile iter burocratico cui è stata sottoposta la Costa d’Orlando Basket per poter usufruire, ALMENO per le gare ufficiali di Serie B, del “PalaFantozzi” di Capo d’Orlando. La richiesta della Costa d’Orlando è legittima e non prevede alcuna agevolazione. Si tratta solo di poter giocare gli incontri casalinghi di campionato a Capo d’Orlando, pagando regolarmente l’affitto del “PalaFantozzi” e permettendo così ai tifosi biancorossi di poter supportare i loro beniamini. Nel frattempo, la squadra continua il suo tour per i palazzetti dell’hinterland nebroideo, in attesa che qualcuno sia in grado di fornire spiegazioni o si degni di dare quantomeno delle risposte, positive (come il club auspica) o negative che siano. La Società spera che la petizione, che ha coinvolto un gran numero di persone vogliose di assistere alle gare interne della Costa d’Orlando Basket, possa toccare le giuste corde per permettere alla squadra biancorossa di disputare le proprie partite interne senza dover abbandonare la sua amata “casa”: Capo d’Orlando.