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Costa d’Orlando, Boffelli si cala nel progetto. “La forza del collettivo prioritaria ai singoli”

E’ stato il secondo straniero del nuovo corso della Costa d’Orlando. Si affiderà a lui la società del presidente Giuffrè per provare a dare un nuovo assalto ed inserirsi nella lotta promozione, parliamo di Santiago Boffelli, argentino e tra i principali terminali offensivi del roster biancorosso. Prima di approdare in Italia ha militato nel campionato di serie A argentina per poi arrivare in Europa nella serie B spagnola. Giunto in Italia ha militato in serie C per il passaporto da straniero ma nelle ultime due stagioni ha conquistato la vittoria del campionato. Prima a Scauri dove è anche stato il miglior realizzatore di tutta la serie C e lo scorso anno a Civitavecchia. Una garanzia sia per quanto riguarda l’aspetto offensivo che difensivo e con la sua grande esperienza non potrà che aiutare i tanti giovani che popolano il pianeta ASD Costa d’Orlando. Lui si è presentato così: “Non so come andrà la stagione, voglio ascoltare l’allenatore e prendere fiducia coi miei compagni. Spero alla fine che il colpo di mercato lo sia l’intera squadra, non un singolo giocatore”.
Non ha avuto dubbi nello scegliere Capo d’Orlando, lui a cui le offerte di certo non mancavano.

L'argentino della Costa d'Orlando Santiago Boffelli
L’argentino della Costa d’Orlando Santiago Boffelli

“Ho parlato con coach Condello, mi ha illustrato il progetto e sono stato convinto. Ho anche raccolto informazioni in giro ed erano tutte credenziali lusighiere. Per questo ho accettato al volo”.
Giocatore duttile, sa attaccar eil ferro ma è anche evidente la sua crescita difensiva. Questo il pensiero sulle alchimie tattiche della squadra.
“Cerco di fare bene tutto, magari alle volte ci riesco altre no. Ho 32 anni e cerco di dare i migliori consigli ai giovani, senza interferire però col lavoro del coach, perchè è lui che pensa a queste cose. Conta impegnarsi in allenamento, questo è il vero segreto di un atleta”.
Vero leader dentro e fuori dal campo, la Costa lo apsetta a braccia aperte.
“Dipende anche dal contesto in cui ti trovi. Credo che per la struttura di squadra che sta venendo fuori io e Fall dovremo prenderci le nostre responsabilità, siamo i più esperti. Mi piace questo ruolo, spero di essere all’altezza”.
La scuola argentina ha sempre esportato in Italia grandi talenti. Ecco il modello a cui si ispira Boffelli.
“Tutti gli argentini che giocano in campo da 2 o 3 sono affezionati a Ginobili. Mi piacciono comunque tutti i giocatori che sanno far emozionare il pubblico”.

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