Per il Città di Messina va in archivio un’annata da incorniciare sul fronte del settore giovanile. È soddisfatto il tecnico Giuseppe Cosimini, che per una precisa scelta ha guidato sia Allievi che Juniores: “Il bilancio è più che positivo e siamo andati oltre le previsioni. Il salto di qualità è stato notevole. Va detto comunque che i risultati nei vivai sono importanti ma non quanto la crescita dei ragazzi. Ripartiremo con maggiore entusiasmo, coscienti che si dovrà lavorare tanto per dare un seguito a quest’annata”.
La formazione Under 19 ha rivinto il titolo regionale, già conquistato nel 2013 e nel 2014, sotto la gestione Conti Nibali-De Leo: “Un risultato inaspettato, anche perché avevamo deciso di impiegare tanti elementi della formazione Allievi, e proprio per questo motivo ho guidato entrambe le formazioni. Nel finale di stagione abbiamo coinvolto anche alcuni elementi della prima squadra”.
Dopo la vittoria del girone interregionale con Fasano e Turris, negli ottavi è arrivato il ko con il quotato Avellino: “Un avversario sicuramente superiore, ma ce la siamo giocata con ragazzi più piccoli – ammette Cosimini –. Loro schieravano molti elementi che avevano già militato in formazioni “Berretti” o negli Allievi Nazionali. Due squalifiche, l’annullamento della rete del possibile 3-2 e un’espulsione ci hanno condizionato oltremodo all’andata. Peccato”.
Gli Allievi si sono fermati invece nel triangolare interregionale: “Gli impegni ravvicinati non ci hanno aiutato, dal momento che sette o otto elementi erano impiegati in entrambe le categorie. Ma con l’entusiasmo si avverte meno la fatica. Abbiamo avuto la sfortuna di incrociare nel girone Cantera Ribolla e Calcio Sicilia, le formazioni più competitive a livello regionale”.
Dopo la cessione di Dama al Bologna, in rampa di lancio ci sono tanti altri talenti cresciuti in casa: “Per Davide è stata una bella soddisfazione. Abbiamo alcuni 2002, come Trimboli, Amante e Spuria, che sono seguiti con attenzione. Mentre tra i 2003 hanno grandi margini di crescita Corso, Maiorana e Santapaola, già convocato a più riprese in Rappresentativa Nazionale. Sono tutti elementi che potrebbero allenarsi con la prima squadra e, in caso di conferma di un progetto simile all’ultima stagione, partire già per il ritiro precampionato. Ma non devono perdere l’umiltà e acquisire la mentalità giusta”.
Cosimini ritiene fondamentale la presenza di figure chiave: “Con Carmine Coppola abbiamo lavorato alla grande, mettendoci tanta passione e amore per questo sport, anche grazie a una certa affinità. Il suo curriculum da calciatore d’altronde diceva già tanto. Anche con l’ex ds Angelo Alessandro avevamo posto basi importanti”.
La nota dolente resta l’impiantistica: “A Mili il sintetico è in condizioni precarie e preparandoci su quel fondo, quando poi ci trasferivamo nella nuova struttura di Bisconte, era come se giocassimo sempre in trasferta. Speriamo che la società possa metterci a disposizione qualcosa in più. Bisognerebbe convertire il “Celeste” in sintetico, come è avvenuto con il “Partenio” ad Avellino”.
Cosimini in carriera ha ottenuto risultati d’eccezione anche con il Milazzo e l’Acr: “Con i Giovanissimi Nazionali rossoblu, durante la gestione Lo Monaco e con Roberto Buttò responsabile del vivaio, è arrivato lo scudetto di categoria. A Messina nel 2015 con gli Allievi Nazionali abbiamo raggiunto le finali nazionali di Chianciano, entrando tra i migliori otto club d’Italia. È la conferma che in riva allo Stretto c’è una base importante e si può fare bene. Forse il movimento è un po’ sottovalutato”.