Sulla querelle “PalaTracuzzi” interviene anche l’ex giocatrice della Nazionale italiana di basket, la messinese Cristina Correnti, che con un post sulla propria pagina Facebook prova a stemperare la polemica e proporre una soluzione che chiuda in maniera positiva la controversia. “Ho condiviso il comunicato dell’Akadenia Sant’Anna, alla quale auguro un grosso e sincero in bocca al lupo per il prossimo campionato di B1, ma avendo personalmente vissuto la mia vita sportiva dentro il PalaTracuzzi negli anni della gloriosa Mangiatorella (della quale ero tifosa e che coabitava nell’impianto con noi della Pcr) mi sento chiamata a rispondere”.
L’Akademia Sant’Anna ha chiesto, e ottenuto, un cambio di destinazione, con il vecchio parquet che sarà rimpiazzato dal taraflex. La Correnti aggiunge: “Chi mi conosce sa perfettamente quanto io ami Messina e ne sia la prima tifosa (in ogni ambito) ma non posso condividere totalmente la risposta del dottor Costantino. Il PalaTracuzzi è stata da sempre la casa del basket messinese: è stato inaugurato con finali nazionali giovanili di pallacanestro e porta il nome di un grandissimo tecnico del basket, cioè il messinese Vittorio Tracuzzi. È quindi normale che il delegato Fip di Messina, in rappresentanza di tutte le società messinesi, abbia cercato, invano, di parlare con l’Amministrazione Comunale per cercare di trovare un accordo”.
Ma la decisione sembra ormai presa dal Comune, che non è apparso propenso al dialogo: “Di contro, leggendo il comunicato dell’Akademia Sant’Anna, appare chiaro che l’Amministrazione Comunale abbia già accolto la loro richiesta di mettere in posa il taraflex, destinando di fatto il PalaTracuzzi unicamente alla pallavolo. E forse, per tale ragione, non ha ritenuto di incontrare il massimo rappresentante cittadino della pallacanestro. In ogni modo, personalmente ritengo sterile parlare di basket di quarta categoria contro un volley di terza categoria. Da donna di sport applicherei il buon senso che ha visto in tante città la coabitazione in uno stesso impianto di questi due sport (magari a giorni alterni) con l’impegno di quanti abbiamo la necessità di utilizzare attrezzature specifiche, di rimuoverle al termine della propria attività sportiva”.
Cristina Correnti, indimenticabile protagonista negli anni in cui il basket femminile messinese primeggiava per lo scudetto, approdando perfino nelle Coppe Europee, avanza anche un’ipotesi alternativa: “Nel caso in cui tale proposta fosse ritenuta inapplicabile dalla società Akademia per l’eccessiva organizzazione che richiederebbe, data l’importanza della serie B1 e dei considerevoli investimenti effettuati, proporrei di mettere il taraflex al PalaRescifina che è già la casa del volley giovanile nella palestrina, e che certamente è una struttura più consona a una società che ambisce alla serie A. I tecnici del Comune conoscono inoltre le problematiche avute nel parquet del PalaRescifina a causa del peso dei canestri, non tralasciando il fatto che lo stesso Comune dovrebbe comprare i canestri e l’attrezzatura necessaria per rendere fruibile il PalaRescifina al basket. Spero quindi che il buon senso conduca l’Amministrazione e le società messinesi ad un dialogo costruttivo nell’interesse collettivo”.